. Storia dell'Italia antica. ori. Ir lira nato a Narni, nellUmbria, di famiglia / già venuta dallIsola di Creta, e così dava il primo esempio, rinnovato poi frequentemente,di uno straniero salito al trono dei Cesari. Aveva indolemite e timida, si dilettava di versi leggieri, era uomogiusto e benefico, e lodato anche di gravi costumi, quan-tunque altri lo rimproverasse di intemperanza nel vino,e di costumi facili troppo. Con lui e con Traiano comincia un era nuova, cele-brata con entusiasmo dagli scrittori più gravi pel ritornodella sicurezza, della giustizia, e della libertà del pen-siero e de


. Storia dell'Italia antica. ori. Ir lira nato a Narni, nellUmbria, di famiglia / già venuta dallIsola di Creta, e così dava il primo esempio, rinnovato poi frequentemente,di uno straniero salito al trono dei Cesari. Aveva indolemite e timida, si dilettava di versi leggieri, era uomogiusto e benefico, e lodato anche di gravi costumi, quan-tunque altri lo rimproverasse di intemperanza nel vino,e di costumi facili troppo. Con lui e con Traiano comincia un era nuova, cele-brata con entusiasmo dagli scrittori più gravi pel ritornodella sicurezza, della giustizia, e della libertà del pen-siero e della parola : e Tacito loda Nerva per avere ac-coppiato insieme libertà e principato, stati sempre in Gap. IV.] ]yi. COCCEIO NERVA IMPERATORE. 547 guerra finqui : e per decreto del Senato e del popolo fuposto un monumento alla Libertà restituita da lui {). Nerva in ogni suo atto si mostrò civilissimo , e de-sideroso del bene universale, e fece molti provvedimentimeritevoli di ogni più alto encomio. Con editto pieno di. Ncrva (Mongez^ Icon. Rom., XXXVI, n. 2 e 3). giustizia e di umanità assicurò i cittadini ; assolvè tuttigli accusati di empietà, richiamò in patria i banditi, punìgli schiavi denunziatori dei padroni, restituì ibeni a quelli («) Tacito, Agric, 3; Plinio, Epist., IX, 13. — ubertati ab imp. NERVA CAESARE AUG RESTiTU {tae) s. P. Q. R. Grutero, 246, 1, e Henzen, n. 5436. 548 BUONI PROVVEDIMENTI E DEBOLEZZE. [Lib. VII. che ne erano stati spogliati, vietò le accuse contro ilrito giudaico o cristiano, confermò 1 ordine che vietavadi fare gli uomini eunuchi, fece aggiunte ai benefici de-creti di Tito, suir esempio del quale perdonò anche eaccarezzò quelli che gli tramarono insidie. 11 palazzo im-periale chiamò casa pubblica ; sollevò le città afflitte daflagelli, si porse benefico a tutte le umane sciagure, soc-corse i poveri, cominciò listituzione intesa ad alimen-tare i figli orfani ; e a questo fine pose modo a ognialtra spesa, non cur


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