. Il zodiaco, over, idea di perfettione di prencipi : formata dall'heroiche virtù dell'illvstriss. et eccellentiss. signore D. Antonio Alvarez di Toledo, duca d'Alba vicere di Napoli : rapresentata come in vn trionfo dal fidelissimo popolo napoletano : per opera del dottore Francesco Antonio Scacciauento suo eletto : nella pomposissima festa di San Gio. Battista, celebrata à 23. di giugno 1629. per il settimo anno del suo gouerno . di Democrito > o il pianto d Eraclito^ o la ruflicità di Diogene,ò la mente e ataggine di Carnende , ò deueniffefoperflttiojo con i Pitagorici^ ò perplejfo con g
. Il zodiaco, over, idea di perfettione di prencipi : formata dall'heroiche virtù dell'illvstriss. et eccellentiss. signore D. Antonio Alvarez di Toledo, duca d'Alba vicere di Napoli : rapresentata come in vn trionfo dal fidelissimo popolo napoletano : per opera del dottore Francesco Antonio Scacciauento suo eletto : nella pomposissima festa di San Gio. Battista, celebrata à 23. di giugno 1629. per il settimo anno del suo gouerno . di Democrito > o il pianto d Eraclito^ o la ruflicità di Diogene,ò la mente e ataggine di Carnende , ò deueniffefoperflttiojo con i Pitagorici^ ò perplejfo con gli Accademici, òcontentiofo con i Peripatetici yòinfenfato con gli Stoici 5 0 quando ogn altro difetto fi euitajfcy per le lorofpeculationi da puh liei affari /tdiuertiffe. Mafe intendiamo della Filofofiapratticacche la do&rina de comFiumi^e delgouernare infegnaiqueHa è quella di cui intefe XoracolodiPlatone, quando di/Se eha Pilofofijidouea commettere ilgouer-no della Republica. ^uefla è quella che Tullio chiama Maeflra della njita^e Chrifh^fi omo Arte imperatoria y e maggior di tutte Yarti. In cui quantofuj^e inflrutto il Due a alla fperienza del fido gouemo troppo aj!aichiaramente sé potuto conofcere\che percioìalrttrattOfCV affgurauala Tilofofia-yCol manto ornata dijielle^e del Sokjedella Luna yfegui^ua la infcriitione,per cui /alludeua al gemo del Duca in tal mudo. ^m: 4 IL ZODtACO, OVER SAPIENTISSIMO PRINCIPI Omnibus humanicace obuia indoles cua^Mihi vni lemper imperuia •An quae £a- DI PERPETTIOME DI PRENCIPL .22,5 Extra omnem fati aleamcondicuca? s\ Nimirum Ad Naturar tenebras mihi aditus, tibi ad luccm glorix. Ad virtutes ipfa pra^fero faces,obfcurìor; Tu virtutum luminibus obltruis, Vel à cenebris clarior Vera Sapientiap Aurora, Quac dicm aduehisAlba fignandum nota, SedPalladcm ne,an Phebum prscurras ambiguum»^ Nam quac de Regnis modcrandis edocco Ni tua firmaret autoricas, Nota ne eflènt^an notha ? h A tutti eeJpQft^ la auumen%A de
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