. Il principe perfetto e ministri adattati : documenti politici e morali corredati d'emblemi . i grandi , né si comincia a • peccare con un delitto , che possa commettersi solo dalluomo il più sfrenato : ma sì suppongono prima al-tri molti commessi, e molte avutene riprensioni e con-sigh ; ed allora è necessario il castigo grave, perchènon merita perdono né grazia, chi avvisato tornò a(7) Cassiod commettere la colpa. (7) Giustamente condannò Arri- gQ ly j.|i Francia, il Duca di Biron d morte, perchè DOCUMENTO XXXI. lyS nvendolo avanti molte volte ripreso , non si era emen-dato. Sim


. Il principe perfetto e ministri adattati : documenti politici e morali corredati d'emblemi . i grandi , né si comincia a • peccare con un delitto , che possa commettersi solo dalluomo il più sfrenato : ma sì suppongono prima al-tri molti commessi, e molte avutene riprensioni e con-sigh ; ed allora è necessario il castigo grave, perchènon merita perdono né grazia, chi avvisato tornò a(7) Cassiod commettere la colpa. (7) Giustamente condannò Arri- gQ ly j.|i Francia, il Duca di Biron d morte, perchè DOCUMENTO XXXI. lyS nvendolo avanti molte volte ripreso , non si era emen-dato. Simili castighi sono ben meritati. (8) IVon sì dee replicare i mancamenti :Lultinw paga latti i precedenti. (8) Petr. frane. lib. 4- (9) Non basta laver purgata la colpa antecedente , jj^g^JJ^^tiJ/^i-perchè la ricaduta è una macciiia pi^ brutta, e non si bitn satisfactionis lavalio, quelli ma- toglie se non con una pena rigorosa. culavit inhonesti-us iterata taeino-ris turpifudo. D. Greg. in 4- Psal. poen. IWWW«VVÌ*WUW»/WVWV« I7(J PRIINCirE rEFiFETTO ^~\1. WOXA SIT JEOT7A PUNIIIO, D 0 C U M E N T O XXXII. La pena si deve proporzionare alla colpa. A Ila qualità delle colpe deesi proporzionare il(i)Proinensura castico , nclla sostanza, e nel modo (i), perchè dal- dehcti, erit pia- ^ . , . . . , nioflus. tra maniera non sarà giustizia , ma iniquità eccessiva. Così fu il fatto che riferisce Seneca, e che nellem- (2) Ut propc sìt blema si dipinge. (2) Pranzava Augusto Cesare in casa quod inique pu- nint , (|ui nimium. Senec. Uh. i. de tìcment. cap. 14. di Vedio Pollione , quando uno schiavo ruppe un vasodi cristallo. Pollione infuriato ordinò che si gettasse ilmisero in una peschiera per esser pasto dei pesci Mu-rene , che ivi crudelmente alimentava con carne uma-na. Lo schiavo singinocchiò davanti a Cesare , chic- DOCUMENTO XXXII. 177dendo unaltro genere di morte per la sua irritato Augusto per renorniità del casti


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