. Nova iconologia . le proportioni, le quali fonofondamento della pittura, Se che vanno notatene! difegnojauanti che dia màlicacolori,dcuino ricuopnrfi,& celaffi nellopera compita; &come è grandartè preflò à glOratori faperfingere di parlar fenzartejcon preflb à i pittori faper dipingere in modo,che non apparifea]arte/fé non à più intelligenti, cqiiéllalode,che fol attende il pittore curiofo di fama, na-ta dalla virtù. ò LA pittvr a. Sonetto del Signor Marti» Milefio, E Mula di Natura , opra diuina,Chi volti nofiriti noRri affetti e/primiSol da colori, e con loflile imprimiOuunque opri man dot


. Nova iconologia . le proportioni, le quali fonofondamento della pittura, Se che vanno notatene! difegnojauanti che dia màlicacolori,dcuino ricuopnrfi,& celaffi nellopera compita; &come è grandartè preflò à glOratori faperfingere di parlar fenzartejcon preflb à i pittori faper dipingere in modo,che non apparifea]arte/fé non à più intelligenti, cqiiéllalode,che fol attende il pittore curiofo di fama, na-ta dalla virtù. ò LA pittvr a. Sonetto del Signor Marti» Milefio, E Mula di Natura , opra diuina,Chi volti nofiriti noRri affetti e/primiSol da colori, e con loflile imprimiOuunque opri man dotta,epele à te con gran ragion tinchina,E fen\a te non è chi quelleftimi.(?di loro maettra,che~fublimiE ingegno human > eh e àìoro sauuicin».Dolci fai merduiglie, e dolci inganniAppòrti à chitivédeyondekla menteRendi fiùporefopra ogn altro oprare^èrfettajmmantenenteFaieofe per durar mòlti,e molti anni,Fatte dal tempo vie più il luti ri,e chiare -S I À.. GIOVANE bella, veitita dazurro cele/te,Copra i) qual veftinvento vi faranno molite ft elle, farà coronata di alloro » moftn lema mmellc ignudc piene di latte, col vifo in* fiammaro,& penfofo , con tre fanciulli alati,che volandole intorno, vno le porga la Li ra,&ilPlcttro,l altro la Fiftola,& il terzo la Tromba;& non volendo rappr efentarei tre fanciuì-G g g li, per 4i8 Iconologia di Ce£ Ripa li per non ingombrare troppo il luogo,i dettiiftromenti fi pofarannoappi-elfo di ella-- Poefia,fecondo Platone,non e altro, cheliprellioue dicofe diuine eccitate nella nienteda furore, Se gratiacele/te. Si dipinge giouaue,& belIa,percheognhuomo,ancorché rozzo è alterato dalla lua dol-cezza , & ti rato dalla Ina forza. Si corona di Iauro,il qua-e fra Tempre ver-de, Se non teme f<jrza di fulmine celefte , per-che la poefia fa glhtiomini immortali, Se gliafficura da colpi del tempo,il quale fuol tut-tele cofe ridurrealloblinione. La verte con le ftelle, fignifica la


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