Raccolta d'autori che trattano del moto dell'acque : divisa in tre tomi . ematico di S. A. 5. Si «osso» *mo <«3?0* - SERENISSIMO GRAN DUCA UNICO MIO SIGNORE. U grande in vero, Sereniflìmo Signore, e dun gene-rofo fpirìto di provvidenza Tempre vegliante agli altiaffari dei fuo feliciflìmo Srato, la benignità, con cuiT A. V. Sereniflima mi onorò d interrogarmi (opra lnegato da alcuni, e da alcuni altri affermato riempi-mento del letto d Arno e dentro, e fuori di queftafioritiflìma fua Città dominante; ma non punto minoreapparve lineffabile bontà fua, allorachè» non dubitan-do io di tale riemp
Raccolta d'autori che trattano del moto dell'acque : divisa in tre tomi . ematico di S. A. 5. Si «osso» *mo <«3?0* - SERENISSIMO GRAN DUCA UNICO MIO SIGNORE. U grande in vero, Sereniflìmo Signore, e dun gene-rofo fpirìto di provvidenza Tempre vegliante agli altiaffari dei fuo feliciflìmo Srato, la benignità, con cuiT A. V. Sereniflima mi onorò d interrogarmi (opra lnegato da alcuni, e da alcuni altri affermato riempi-mento del letto d Arno e dentro, e fuori di queftafioritiflìma fua Città dominante; ma non punto minoreapparve lineffabile bontà fua, allorachè» non dubitan-do io di tale riempimento, e replicandole, che avreipur creduto potervifi con profitto, e forfè notabilifli-mo, provvedere, fi compiacque lA. V. di comandarmi lefporlene in car-ta i miei fentimenti, ed ultimamente ancora danimarmi a fpiegarle i modigiudicati da me i più (labili, e infieme i meno difpendiofi per riparare allevicine corrofioni di quello Fiume. A tutto riverente obbedifco adefio colpreferite, qualfjfia mio Difcorfo, che dettato da puriffimo zelo, con pro-fon-. 55o DISCORSO fondo offequio mi fo ardito di eonfecrarle, coni? indrizfcato a quefl* uni-verfal bene, a cui fta così intenta lamefite fantiflìrna di V. quale perfua incomparabil clemenza fuol degnarfi gradire quanto con ingenuo can-dore fa efprnnere la mia, per altro, ofcuiiflìma penna. E prima, che 1 letto del fiume d Arno fi fia alzato, e fi vada alzandoperpetuamente, è così vero, chele vero foffel contrario, non fi vedreb-bero i minori fiumi, e torrenti, che vi mettono ridurfi continuamente piùalti delle campagne per dove epadano, per acquiflar nel medefim Arno lacaduta, che a loi bifogna , come ocularmente fi riconolce, per non sallon-tanar troppe miglia, in Affrico, e inMenfola, lopra Firenze, e qui fotto inMugnone, in Greve, in Bifenzio, in Ombrone , ec. ficcome fegue di que*che entrano in quelli, quali fono, fra gli altri, Terzolle, la Marina, Aiolo,i Calice, la Stella, ec i quali tutti hanno i
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