. Atti della Reale Accademia delle scienze di Torino. CONTRIBUTO ALLO STUDIO DELL EQUILIBRAMENTO, ECC. 893 5. Moltiplicatori ottici. â Il mezzo di moltiplicazione meccanico qui esposto presenta l'inconveniente di aggiungere al sistema oscillante masse soggette a movimenti, la velocità dei quali è aumentata e quindi a pari frequenza sono aumen- tate le loro accelerazioni e forze d'inerzia. Naturalmente l'al- leggerimento di queste masse, sul quale abbiamo insistito, ri- duce in misura tollerabile il difetto accennato, ma non è escluso il pericolo che l'uso prolungato danneggi la registra- zio


. Atti della Reale Accademia delle scienze di Torino. CONTRIBUTO ALLO STUDIO DELL EQUILIBRAMENTO, ECC. 893 5. Moltiplicatori ottici. â Il mezzo di moltiplicazione meccanico qui esposto presenta l'inconveniente di aggiungere al sistema oscillante masse soggette a movimenti, la velocità dei quali è aumentata e quindi a pari frequenza sono aumen- tate le loro accelerazioni e forze d'inerzia. Naturalmente l'al- leggerimento di queste masse, sul quale abbiamo insistito, ri- duce in misura tollerabile il difetto accennato, ma non è escluso il pericolo che l'uso prolungato danneggi la registra- zione delle parti mobili. Si presentano quindi come atti ad un maggior grado di perfezione i mezzi ottici, fra i quali sembra degno di considerazione il seguente. Abbiasi uno specchio piano T fisso a uno dei sopporti oscil- lanti e formante un angolo a con un piano normale all'asse di rotazione dell'albero (e quindi col disco stroboscopico). Ab- biasi inoltre una sorgente lumi- nosa Z fissa ed esterna all'ap- parecchio equilibratore, la quale emetta raggi tutti contenuti nello stesso piano verticale di traccia r-r. Questi incidendo sullo spec- chio Z, verticale per ipotesi, verranno da esso riflessi in modo che tutti i raggi saranno ancora contenuti in un piano verticale e le loro traccie sul piano del disco stroboscopico verranno a formare un indice luminoso, che deve sostituire l'indice materiale usato nel di- spositivo meccanico dianzi de- scritto. Quando lo specchio Z passa nella posizione Z' compiendo lo spostamento AC=t l'imagine riflessa passa da B in B': lo spostamento apparente è dunque BB' = nr. Per determinare il rapporto n basta considerare i triangoli BB'D, DB'C (fig. 3), tenendo presenti le note proprietà geometriche della Fig. Please note that these images are extracted from scanned page images that may have been digitally enhanced for readability - coloration and appearance of these illustrations may not perfectly resemble the original w


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