. Storia della pittura in Italia dal secolo II al secolo XVI . sizione, e ricorda in ciò lAn-gelico, seguace delle grandi massime di Giotto. V ha peròin questo lavoro uno studio piìi fedele della natura: ognipersona ritrattavi mantiene il proprio carattere e la pro-pria condizione, secondo letà e il sesso, ma in modonobile, dignitoso e misurato. Il disegno è mollo accu-rato, diligente e preciso. Gli attacchi od appiccature<lelle mani, e le mani slesse, sono piuttosto magre e pic-cole, con le dita terminanti a punta e 1 unghia piccola,•il colore è caldo, ma luminoso; dolci sono i passaggi•de


. Storia della pittura in Italia dal secolo II al secolo XVI . sizione, e ricorda in ciò lAn-gelico, seguace delle grandi massime di Giotto. V ha peròin questo lavoro uno studio piìi fedele della natura: ognipersona ritrattavi mantiene il proprio carattere e la pro-pria condizione, secondo letà e il sesso, ma in modonobile, dignitoso e misurato. Il disegno è mollo accu-rato, diligente e preciso. Gli attacchi od appiccature<lelle mani, e le mani slesse, sono piuttosto magre e pic-cole, con le dita terminanti a punta e 1 unghia piccola,•il colore è caldo, ma luminoso; dolci sono i passaggi•delle mezze tinte, e le ombre verdognole e toni dei colori delle vesti e quelli del rimanente dellapittura armonizzano bene tra loro. Mollo accurata è poilesecuzione tecnica: ciascuna parte è indicata con moltaprecisione e fermezza. Il tulio è ripassato, secondo il articolo « Monumenti artistici in San Girnignano » {Archivio Storicodell Arte, anno III, fase. 1 e II), è probabile che invece di phenniter vi-fosse scritto


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