. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . L I A . COlla delira mano tiene una mafehera , con i corni, e colla fìniftra uàcornucopia pieno di foglie , e di fpighe di grano * ma verdi ; e perterra uà aratro. MELPOM E N E. Olla delira mano tiene una mafehera , e colla finiftra una tromba ; -eper terra vi è un libro di malica aperto. TERSr- r o m o qv a r r o. i99 finiftra mano tiene una lira, e colla delira il plettro. E R A T O . Tiene colla delira mano un corno di dovìzia , pieno di frondi, fiorì »e diverfi frutti ; e colla finiftra mano un flauto ; e dalla medefima_jban


. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . L I A . COlla delira mano tiene una mafehera , con i corni, e colla fìniftra uàcornucopia pieno di foglie , e di fpighe di grano * ma verdi ; e perterra uà aratro. MELPOM E N E. Olla delira mano tiene una mafehera , e colla finiftra una tromba ; -eper terra vi è un libro di malica aperto. TERSr- r o m o qv a r r o. i99 finiftra mano tiene una lira, e colla delira il plettro. E R A T O . Tiene colla delira mano un corno di dovìzia , pieno di frondi, fiorì »e diverfi frutti ; e colla finiftra mano un flauto ; e dalla medefima_jbanda vi è Cupido, che colla flniitra mano tiene una mafchera» e colla»#delira un arco colla corda fciolta „ POUNNIA, fèrie colla delira mano un legno fimile ad una mifura > e colla finiftrauna mafchera ; e per terra un aratro. CALLIOPE. Olla deftra mano tiene un libro, e colla finiftra un piffaro j e pecterra una mafchera. URANIA. Tiene colla delira mano una tavola bianca » appoggiata alla eofeia ? e*»colla finiftra uno . MUSICA 20®, J C 0 N 0 LO GIÀ Dì Cefare I{lpa. DOnna giovane a federe fopra una palla di color celefte , con una pea-na in mano . Tenga gli;ocelli filfi in .-una carta di mufica „■ Uefa fo-pra un incudine. ..con •bilance a piedi, dentro alle quali-fianp alcuni mar-telli di ferro. . - „ ;• ; Il federe dimoilra elfer la Mufica un fingolar ripofo dell animo tra-,vagliato . La palla fcuopre , che tutta 1 armonìa della Mufica fenfibile fi ripofà.e fonda nell armonia dei Cieli conofeiuta da Pitagorici , della quale an-cora noi per virtù di e/fi partecipiamo , e però volentieri porgiamo le_j?-orecchia alle confonanze armoniache • e unificali . Ed è-opinione dimoi-ti antichi gentili , che fenza confonanze muficali non fi potette avere laperfezione del lume da ritrovare le confonanze: dell anima . e la fime-trla , come dicono i Greci, delle virtù . Per .quellofi feri ve da Poeti, li quali furono autentici fecretarj de


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