Delle historie bresciane di MHelia Cavriolo libri dodeci : ne' qvali si vede l'origine et antichità della città Brescia, come fv delle prime che venesse alla fede, il nvmero de martiri, et de vescovi canonizati : le gverre, i sacchi, e le rovine di qvella : tutti i suoi signori, et come peruenne sotto il felicissimo dominio venetiano . emolti fatti crudeli,con la morte del Carmignola, Auendo Pandolfo (fra laltre cofe da lui fatte3& da noi racco rate nellaltro libro) mef- Panùlfo «fo a Tacco la Città di Como :ritiradofi do- £T55&pò col bottino nel Cartello detto di S. An- redehffer-giolo fu aif


Delle historie bresciane di MHelia Cavriolo libri dodeci : ne' qvali si vede l'origine et antichità della città Brescia, come fv delle prime che venesse alla fede, il nvmero de martiri, et de vescovi canonizati : le gverre, i sacchi, e le rovine di qvella : tutti i suoi signori, et come peruenne sotto il felicissimo dominio venetiano . emolti fatti crudeli,con la morte del Carmignola, Auendo Pandolfo (fra laltre cofe da lui fatte3& da noi racco rate nellaltro libro) mef- Panùlfo «fo a Tacco la Città di Como :ritiradofi do- £T55&pò col bottino nel Cartello detto di S. An- redehffer-giolo fu aifalito da vn forte, & numerofo ro mUneesercito de fanti3& de Caualli de Milanefi, Brefjanirì-& fpogliato3& della preda,& delle fue genti a fatica volan i™9**dofìpuotericouerare con fei Caualli in Brefcia Vitto da yj„£ro»0aCittadini^ moffifi a pietà li fecero dono di vna bona fom <k danari. ma. h66 DELLE HISOlRIE BRESCIANE tifo™ ma dedanari,co quali Ci finì poi de neceflarij arnefi. EtcfphJode hactuta con molti tiri dartigliarla la Fortezza del Colleh fortezza ChineOjricercò per meilì Segondone Cartellano di dettaajZlbl/f* Fortezza per Caterina, che gli volerle confegnar rifpole egli non edere per arrenderli fin ta-to,che a faccia non hauefie fauellato con òadonque Pandolfo,hauuto il faluo cnndotto,fopra il Colle per vdir quanto era per dirli Segondone. E Segondonecon fauellando incominciò.lo fon huomo Pandolfo & horiputato fempre niente più proprio efler airhuomo,chedi tener cura,& procacciarli vn buon nome. Qumdi eoafaldiffimo configlio ho tra me fteffo determinato di noncederti giamai quefta Rocca, fé infieme con quella ceffio-nenó potetti di me feruar vnottimo chiedo ado-que tregua per vn mele, nel qual fpatio di tempo polli diqfto fatto dar raguaglio a Caterina, quale fé mi darà aiu- CahBano t0y lo non ^ono Per


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