Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . eva Io stato. Don Ugolini riesci finalmente, in forza de* suoi ma-neggi, a farsi eleggere arciprete, ed il vicario vescovilein assenza del vescovo gli diede le bolle, e tosto fu im-messo nello spirituale e temporale possesso di quella par-rocchia. Si vedrà in seguito come dopo qualche tempone venisse spossessato I di lui aderenti tripudiarono dalcontento. II canonico don Bornati che non aveva avutoancora né la canonica instituzione, né il possesso, fuben contento di tornarsene a casa sua, sollevato di unpeso, che minacciava di


Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . eva Io stato. Don Ugolini riesci finalmente, in forza de* suoi ma-neggi, a farsi eleggere arciprete, ed il vicario vescovilein assenza del vescovo gli diede le bolle, e tosto fu im-messo nello spirituale e temporale possesso di quella par-rocchia. Si vedrà in seguito come dopo qualche tempone venisse spossessato I di lui aderenti tripudiarono dalcontento. II canonico don Bornati che non aveva avutoancora né la canonica instituzione, né il possesso, fuben contento di tornarsene a casa sua, sollevato di unpeso, che minacciava di schiacciarlo quasi anche primadaverlo sulle spalle. Gridonia cionnondimeno rassegnossivolentieri alle disposizioni della provvidenza. Riuscitovittorioso don Ugolini, e nella sua ambizione smisurataappagato, non estinse perciò il suo maltalento verso Gri-donia, che di novelle persecuzioni la fece segno, comein seguito dimostrerò. Frattanto veniva ella da altre dispiacenze travagliata,cagionatele dalla moglie del principe Luigi. Determinossi Si ®sd __— —. x3ìP®k& —~ _ ^ *+ <§£ egli a fare il suo viaggio per acqua, o perchè così meno *vl)$ incomodo lo reputasse, o pel timore che per la via di (§terra fosse più facilmente molestato, a cagione della pe-ste che ancora serpeggiava in Italia. Portatosi adunquea Genova, salpò per Palermo assieme alla sposa, allunicosuo figliuolo Francesco, al padre Fontaner suo confes-sore, al cavaliere Annibale Pastorio, al cappellano ed alresto del suo seguito. Durante il viaggio da Genova aNapoli quasi tutti contrassero il morbo, che fu non tantorapido nel suo corso, ma micidiale. Giunti a Napoli vimorì il compagno del confessore, gli altri proseguironoil viaggio sino a Palermo, dove uno dopo laltro mori-rono il cavaliere Pastorio, ed il cappellano; ai 22 febbrajoJ 636 morì Io stesso principe, ed al primo agosto slessoanno P unico di lui figliuolo Francesco. Di tutta quellacomitiva rimasero superstiti il padre Fontaner e la


Size: 1850px × 1351px
Photo credit: © The Reading Room / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bookauthorcavagnasangiulianidigualdanaantonioc, bookcentury1800