Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ò. E di vero, se si fusse indu-giato uno di a levarsi romore in Luccha, Luccha rimanea sotto-posta. Ma Idio, che a tucto à proveduto, provvidde che tale indu-gio non fusse; e ben si dicie per proverbio: indugio prende perchè a ciascuno che sta a pititione d alcuno signore è 3 5 debito fare il comandamento del suo, signore, e faciendolo pocone porta di riprensione, facendo ad altrui male; cosi a questopunto dico, che poi che messer lanocto fu preso, non essendolifacto neuna violensa, ma liberamente rilassato & tornato in Lom-bardia. Rimanen


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ò. E di vero, se si fusse indu-giato uno di a levarsi romore in Luccha, Luccha rimanea sotto-posta. Ma Idio, che a tucto à proveduto, provvidde che tale indu-gio non fusse; e ben si dicie per proverbio: indugio prende perchè a ciascuno che sta a pititione d alcuno signore è 3 5 debito fare il comandamento del suo, signore, e faciendolo pocone porta di riprensione, facendo ad altrui male; cosi a questopunto dico, che poi che messer lanocto fu preso, non essendolifacto neuna violensa, ma liberamente rilassato & tornato in Lom-bardia. Rimanendo sempre a messer Bernabò la guardia di San- 40 miniato e Fiorentini quella assediando, mettendovi lo hoste, ilquale di quine non si partìo, che quello ebbero come sentirete, CCX. Come lo comune di Fiorenza tolse Saminiato AL CARDINALE E ALLA GENTE DI MESSER BeRNABÒ. L ? anno di .mccclxx., del mese di ferraio, fu tractato per alcu-no di S. Miniato di darlo a Fiorentini; et cosi ordinato i84 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE 1 ^ -^ SU^is. si Ulisse in effecto, mectendoli per una sua casa, per la quale 83 B ebbero la terra la roccha et tucte fortesse di quella, e funone morti alquanti, e alcuno Saminiatese menato a Firenza & 5quine taglatoli il capo, & poi il corpo di tale stracinato a ro-more di populo; & non si noma chi fu, ma ben si dicie cheera delli amici di Bernabò. E a questo modo fu Firenzasignore di Saminiato, & molti terrieri di quella si partirono evennero a Luccha, et quine sono stati e stanno facciendo loro ioarti, & tale à officio. CCXI. Chome lo cardinale si partìo di Luccha E MESSER IOHANNI BOLCIONI DA PlETRASANTA.


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