. Delle imprese trattato . euepar Tu ragiona quafi con la madre Èuandra, per che non vuoi e£*lar con le ferintefo . Piacciati lantichità come buona, fobria, emo-patie prò- defta;maviuicocoftumipaflati, e parla con le parole pre-Pnc* fenti. Il che per la verità dellamateria ho voluto riferire. Ma Quando vn per chelvfohaue egli abbracciato anco le lingue ftraniere,Trouerbio è lodo chi faprà feruirfene { per non parer come fanno alcuni,di lingua fo fantaftichi, e chiribizzofi neHJmprefe,eccetto che fé vulgatareftiera,co- prouerbio fuffe di quella lingua di cui fi ferue) ma non con-fi ndlIm- danni


. Delle imprese trattato . euepar Tu ragiona quafi con la madre Èuandra, per che non vuoi e£*lar con le ferintefo . Piacciati lantichità come buona, fobria, emo-patie prò- defta;maviuicocoftumipaflati, e parla con le parole pre-Pnc* fenti. Il che per la verità dellamateria ho voluto riferire. Ma Quando vn per chelvfohaue egli abbracciato anco le lingue ftraniere,Trouerbio è lodo chi faprà feruirfene { per non parer come fanno alcuni,di lingua fo fantaftichi, e chiribizzofi neHJmprefe,eccetto che fé vulgatareftiera,co- prouerbio fuffe di quella lingua di cui fi ferue) ma non con-fi ndlIm- dannino i moderni lvfo del proprio parlare, acciò che i par-w-efa. ti, quafi Aquilotti incontro al Sole, fian giudicati adulteri- li Giouìo ni. Et in quefta occafione, non dicano molti. Quefto fu il pa-volfeche (ì rer del Giouio; per ciò che gli rilponderò che non fiano dimottìTn aU ^U€S^ a cu* piace di viuer per opinionejper già che ogni dog-t» lingua. ma ^eue neiùoi termini effer fondato. Di LIRBO PRIMO. 77. Di quante parole fi deuono comporre i MottiCap. XXVIII. Motti o fono dVna parola fola , o di più ;nuouamcntc tatti, o tolti da gli antichi;dvnHemiftichio, o dVn verfo intiero. Quandoè dvna parola ( ne rinchiudo in quelle rego-le quelle di Hermogene , ragionando dell*-afprezza , come wfttéLpioyifV ; ne della venu-ftà, come tì^óì^hv ; ne della bellezza , comethtivàAvt) alcune volte in tal maniera fi feorge aggiunta, chenelSimolacro del corpo conuenga sì, che altronde translata,non fa ella a propofito ; & allhor ne Allegoria vale, ne Figuradi Sentenza è propria, ma la fola Comparationc del ratto chefotto la parola fi rinchiude, è illultre ; qual fi vede nella Nauedel Granitela, d V B^A T E ; per che oltre alla proprietà di cuiragiona il Poeta inuentore, per quel trauaglio della tempeftànelloggetto vilìbile ; tolto mi fouuicne il verfo , Durate, &vofmet rebus cui fi accolto il Cardinal Farnefe , v*p*TMveoiJiiy, v B^AE-TERjs EHEMVB


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