. Le imagini de gli dei de gli antichi . dignità,^ tutte le arti humane. cDzfotto poi fi vede a (lare gran moltitudine di perfine, & dogni forte gra-do , quali afpettano di coglier il frutto che loro vienfopra. Et fi vedeche ad alcuno di flirpe regale toccandovi aratro gli bifognadi Trinci-pecche eragià, diuenirepouero agricoltore, oue ad vn contadino cadendo[opra vnofcettro,ò alcuna borfa diuenta egli Trincìpe, £? ricco : sì chebìfogna acconciar fi in buon loco , & che profperando la fortuna ven-ali atoccare qualche buona ventura. ScriueTaufania , chelafortu-**ufori*na in Grecia apprefio degl


. Le imagini de gli dei de gli antichi . dignità,^ tutte le arti humane. cDzfotto poi fi vede a (lare gran moltitudine di perfine, & dogni forte gra-do , quali afpettano di coglier il frutto che loro vienfopra. Et fi vedeche ad alcuno di flirpe regale toccandovi aratro gli bifognadi Trinci-pecche eragià, diuenirepouero agricoltore, oue ad vn contadino cadendo[opra vnofcettro,ò alcuna borfa diuenta egli Trincìpe, £? ricco : sì chebìfogna acconciar fi in buon loco , & che profperando la fortuna ven-ali atoccare qualche buona ventura. ScriueTaufania , chelafortu-**ufori*na in Grecia apprefio degli Elei hebbe vn tempio, oue era vnfuoftmu-vro di legno molto grande , e tutto dorato , fuor che le mani ,& i piedi, quali erano di marmo. Et dice anco poi di alcune altre fiatue dellafortuna fai te da Greci in diuojì luochi, ma non le riferifce,perche nien-te hanno di notabile più di queUo^chegià è slato ò bene di quel-la , che fu in Egira città , bea che ne diceffi pufanche già Ty • nella. hnagme della Fortuna in Sgirafignifìcante nellamore ruoterai buonafortuna, e£* ricchezze altrimentifanza non fi ottiene lo bramato defderioyma io credo, chefin quefta come in tutte leattioni bifogm hauer delle virturche quelle fanno la buona fortuna, perche non ci èfortuna alcuna,ma è nomeimaginato. De gli Antichi. Jts nella imaghte dì untore: la quale era fatta in total guifa. Dallvn la-to bauea il corno della, copia , & io teneua con mano, dallaltro il 11 ioCupido, Et lignificava que(ìo,come lo interpreta Taufania,cbe poco ua-le a glinnamorati tfiere beili) vaghi, e gentili, quando non bobinano con loro, che pare voler dire, che bifogona in amen noti meno %che nellaltre cofe bnuere ventura, & buona forte ; e pur troppo lo vuo-le dire;rnaqueflovìfi ha da aggiungere ancora, che bifogna, che la Far- Fortunalunafecopartìilcorno di docitia , perchefen\a farà di pocogiouamen- gioueuolcto ad amore, mercè delio auaro animo fcminile, che né


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