. Storia dell'Italia antica. i del principe,cui in ogni cosa, onde fosse richiesto, dava avvisi mi-tissimi -. Quando Adriano gli aprì il suo pensiero di inalzarlocoir adozione al grado supremo, egli chiese tempo apensare, se gli convenisse pigliarsi il grave peso, cosìricercato da altri. Poscia accettò, e secondo le prescri-zioni di Adriano, adottò Marco Aurelio, figlio del fratellodi sua moglie Faustina, e Lucio Vero, figlio di quellElioVero che vedemmo morire poco dopo la sua adozione ^. i Vedi Ci. Amati, in Giorn. \ 1623, voi. XVIII, pag. Cy-lOO; Nibby, Dinlorni dilìomc, II, pag. 269


. Storia dell'Italia antica. i del principe,cui in ogni cosa, onde fosse richiesto, dava avvisi mi-tissimi -. Quando Adriano gli aprì il suo pensiero di inalzarlocoir adozione al grado supremo, egli chiese tempo apensare, se gli convenisse pigliarsi il grave peso, cosìricercato da altri. Poscia accettò, e secondo le prescri-zioni di Adriano, adottò Marco Aurelio, figlio del fratellodi sua moglie Faustina, e Lucio Vero, figlio di quellElioVero che vedemmo morire poco dopo la sua adozione ^. i Vedi Ci. Amati, in Giorn. \ 1623, voi. XVIII, pag. Cy-lOO; Nibby, Dinlorni dilìomc, II, pag. 269 e Capitolino, Antonino Pie Capitolino, 4. Vannucci — Storia dell Itaha antica — IV. S7 094 SCARSE LE NOTIZIE DI LUI. [ Antonino era adorno di lettere , bello della persona,dindole mitissima, affabile, generoso, virtuosissimo. Mala storia che disse ogni minuzia dei despoti, ci tramandòscarse notizie di questo principe senza modello, perfetto(Vomii virtù, e stimato deono del nome di Padre del. Antonino Pio (Rifjhelti^ Camph., I, tav. 157i. genere umano K Andò perduto il libro di Dione che par-lava di lui; peri lelogio, in cui a Marco Aurelig parevache Frontone avesse ras;2fiunto il sommo delleleganza e i ran<afli£v. Vili, -Iv Cap. IV.] RITRATTO D-ANTONINO NEI RICORDI DI M. AURELIO. 695 dellarte; e nelle lettere dello stesso Frontone rimanesolo qualche cenno sui santi costumi e sulla prudenza,sulla frugalità, sulla innocenza, sulla santità e sulle altrevirtù, per cui questo gran re sovrano di tutta la terrae del mare superò ogni altro principe *. Onde tutto ciòche sappiamo di più particolare è nella povera biografìa,scritta da Giulio Capitolino, e nei Ricordi di Marco Au-relio, il quale , facendo il ritratto del suocero e padreadottivo, così ne ricorda le virtù, da lui prese a modello.« Io imparai, egli dice, dal padre mio ad esser clemente,e fermo a tutta prova nei partiti presi dopo accuratadisamina. Egli non traeva vanità da que


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