. La chiesa e il convento di S. Michele in Bosco. D. Alessandro, Vita del B. Bernardo Tolomei fondatoredella Congregazione di S. Maria di Monte Oliveto dell ordine di SanBenedetto. Lib. 4, Bologna, Tip. della Volpe, 1746, in 4. Necrologium Olivetanum descriptum ex libris Montis Oliveti Ma-ioris (ab anno 1337) usque ad annum 1520 per F. Lucam de Bo-nonia et abinde usque ad annum per F. Angelum de Albinga;deinde per D. Angelum Mariam de Genua — Ms. n. 1658 cart. in 4,desec. XVT-XVIII, di ce. 262 n. n. presso la biblioteca comunale diBologna. Memoria della Procureria (dei Monaci di S. Miche


. La chiesa e il convento di S. Michele in Bosco. D. Alessandro, Vita del B. Bernardo Tolomei fondatoredella Congregazione di S. Maria di Monte Oliveto dell ordine di SanBenedetto. Lib. 4, Bologna, Tip. della Volpe, 1746, in 4. Necrologium Olivetanum descriptum ex libris Montis Oliveti Ma-ioris (ab anno 1337) usque ad annum 1520 per F. Lucam de Bo-nonia et abinde usque ad annum per F. Angelum de Albinga;deinde per D. Angelum Mariam de Genua — Ms. n. 1658 cart. in 4,desec. XVT-XVIII, di ce. 262 n. n. presso la biblioteca comunale diBologna. Memoria della Procureria (dei Monaci di S. Michele in Bosco)che principiano dal 1592 per tutto aprile 1708. — Ms. n. 1659 cart.,in fol., ce. 113 presso la biblioteca comunale di Bologna; ecc. 1 Persino nei primi anni del cinquecento la città conservava an-cora, colle sue numerose torri e le mura merlate, laspetto medioe-vale che in qualche punto vi si ritrova ancora. Basta osservarne ilpanorama nel dipinto del Francia, colla data 1505, in una cella delpalazzo pubblico, per — 9 — Sul colle di San Michele in Bosco gli Olivetani eran venutiad abitare fin dal 1364. Altri, molto tempo prima, aveva sceltoquel luogo a romitaggio, se crediamo alla tradizione , quandonon sussidiano più i documenti. Sotto limpero di Valenti-niano e Valente, S. Basilio, vescovo di Bologna, vi avrebbegettate le fondamenta di un cenobio, chiamato allora di S. Mi-chele in colle Paterno o Paderno, distrutto in seguito daiGoti, rifabbricato nel 450 e di nuovo guasto dagli Ungari nel 1100 alcuni religiosi si ritiravano lassù a condurvi vita mona-stica : ma non è provato che appartenessero all ordine dei ca-nonici regolari di Saht Agostino, piuttosto che a quello deiCamaldolesi, come altri vorrebbe. Nei documenti di quel tempoil luogo è detto S. Michele de busco per la selva che vi sistendeva intorno ; sebbene oggi la collina sia spoglia delle an-tiche piante, posson ancora renderci ragione di quel nome certemacchie folte


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