Opere del conte Algarotti . nna, e ad un imperator ta-le, quale è limperatore, non paja il com-ponimento vostro e per la brevità sua eper ciò , che dice , familiar troppo e do-jnestico . Voi sapete che tutti gli uominisono vani, ed i cortegiani ed i principi lasono ancor più degli altri. Dal vedere choio vi scrivo , più tosto che il giudizio mio ,quello di una corte , potete comprendereche io ho determinato di scrivervi partita-mente sopra i vostri versi unaltra volta,il che fia quando gli avrò un poco meglio con- i86 Lettere considerati; essendo tali le cose vostre, chepili tempo si ricerca a


Opere del conte Algarotti . nna, e ad un imperator ta-le, quale è limperatore, non paja il com-ponimento vostro e per la brevità sua eper ciò , che dice , familiar troppo e do-jnestico . Voi sapete che tutti gli uominisono vani, ed i cortegiani ed i principi lasono ancor più degli altri. Dal vedere choio vi scrivo , più tosto che il giudizio mio ,quello di una corte , potete comprendereche io ho determinato di scrivervi partita-mente sopra i vostri versi unaltra volta,il che fia quando gli avrò un poco meglio con- i86 Lettere considerati; essendo tali le cose vostre, chepili tempo si ricerca a trovarvi gli errori,se re niia alcuno, che le vaghezze, cheson sempre molte . Forse che allora potròanche scrivervi della traduzione bella delsig. Antoni , il quale essendo così vostro ,comè, ha da far conto che io sia altresìtutto suo, e comandarmi. Proseguite ani-mosamente la stampa del vostro libro , ilquale uscito fuori, credo, saprà difendersida sé medesimo . State sano , Algarottinojnio dolce, ed [ N fi D I T E . 187 LXXIII. Bologna i6. dicembre ly^y. 1 O mi credea che voi già non foste piùper valervi di que versi che inviaste , hapiù settimane, al signor Manfredi ; e cosiche il mio giudizio, il quale non vi sareb-be stato necessario, quandanche di quelliaveste voluto valervi ^ vi sarebbe del tuttoinutile , non valendovene . Ma richiamando-mi la vostra lettera dei a. alla stessa disa-mina, io farò conto che quel giudizio miosia necessario, giacché piace a voi, al qua-le ho desiderato sempre e desidero piacer©in ogni cosa. Dico dunque che nel primoverso (i) direi più volentieri lo sguardo chegli sguardi, e nel terzo direi più volentie-ri e sarebbe forse ancor più italiano delmondo che sul mondo. Dove poi dite cin-to di vezzi , vedete se quel cinto sia peressere così facilmente preso per sostantivo, comeCO V. Tom. I. pag. 68. i88 Lettere come prender si vuole ; perchè in questalunghezza e quasi sospension di periodo ognipiccola cosa può re


Size: 2169px × 1152px
Photo credit: © The Reading Room / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bookauthoralgarottifrancescoconte1712176, bookauthorpalesecarlo