. Prencipi Christiani. da vn Prencipe a vn altro^ nocredo fé ne pofla alcuno àqucl, che ilDuca Carlo fece con la perdita del pro-prio Stato j allImperatore y poi EmanuelFiliberto^in corripagnia del medefimo Précipe,m Italia^vifitò il padre, che ne fenti piacere ine-ftimabile; pafsò in Ifpagna , e indi dinuouo^vifitato il padre^in Fiandrarouehebbe dallImperator il generalato del-la caualleria de i non mol-to dopò,fu dal medefimo fatto Capi-tano generale dcireflfercito. Nelqualcarico mentre egli eccellentemente fiporta , e da faggio del fuo valore nellaifpugnationc
. Prencipi Christiani. da vn Prencipe a vn altro^ nocredo fé ne pofla alcuno àqucl, che ilDuca Carlo fece con la perdita del pro-prio Stato j allImperatore y poi EmanuelFiliberto^in corripagnia del medefimo Précipe,m Italia^vifitò il padre, che ne fenti piacere ine-ftimabile; pafsò in Ifpagna , e indi dinuouo^vifitato il padre^in Fiandrarouehebbe dallImperator il generalato del-la caualleria de i non mol-to dopò,fu dal medefimo fatto Capi-tano generale dcireflfercito. Nelqualcarico mentre egli eccellentemente fiporta , e da faggio del fuo valore nellaifpugnationc di HedinO:,cin altre gra-di occafionijil padre, che di fi liete nuouè della virtù,e de progrcffi del figliuo-lo, Libro Ili. 5 9^ lo, fi ricreaua, g (oftentaua ^ fu da vnlfebrefopra fattOjCconfunro in Vercel-li, Tanno di Chrifto millefimo cinquc-cenrefimo cinquantcfimo terzo ideilavitafefTancefimo (efto, dello Stato quarantefimo ottauo^ della perdita delloStato decimò nono * E M A N V-E L ì^ I L I B È R T L Duca Carlo hebbediBeatrice di Portogallotre figliuolcfeminejcfeimafchi; i quali tutti mo-rirono neirinfantia loro,fuorché Emanuel nondimcno ne primi mefi egli era della perfona»cosicàgioneuole,cmal fano^che i pa-renti poco della vita Tua fi prometteuanò.Mà col progrcflo deiretà,andò pianpiano in tal modo migliorando, e di fa-nuàp e di vigore,che non haueua trai Pp 4 fuoi 5oo fuoi coctani^ chi di forze moftrando nella fua fanciullezzacosi debile compleflione^il padre,eiamadre faceuano pcnfierodideftinarloallaChiefa. Al qualfineottennero daClemente egli^benche ancor fanciullojcheàpenaencraua nel terzo an-no^folTe alla dignità Cardinalicia dcfti^nato. A che però ciTo, cheera danimopiù vigorofo, che di corpo^non dimo-ftrò mai inclinarione .Ma effendopoi morto in Spagna Ludouico, fuofratello maggiore,i parenti furono sforzatià mutar rifolutione-, e perche nonhaueuano altro figliuolo, a cui tantahereditàlaf
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