Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . do di Luce ha,et a n-dònno aVico Pisano ardendo fine a Colle Salvetti. E perchè i Pisani erano bene proveduti im Pisa et in Lue- 30cha, i dicti non poteono niente acquistare; e, se non che Sami-niato li fornìo, le diete genti sarenno state mal conducte. E quanto il bellistà stè loro bene a darsi a credere che sePisa avesse Luccha, che la volesse a loro attribuire, tal pensieriverre sempre fallato a chi sei desse a credere. E così si ritor- 35nòro le diete genti in Lumbardia com poco fructo. Rimase il comune di Pisa signore di Luccha, e avendo flict


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . do di Luce ha,et a n-dònno aVico Pisano ardendo fine a Colle Salvetti. E perchè i Pisani erano bene proveduti im Pisa et in Lue- 30cha, i dicti non poteono niente acquistare; e, se non che Sami-niato li fornìo, le diete genti sarenno state mal conducte. E quanto il bellistà stè loro bene a darsi a credere che sePisa avesse Luccha, che la volesse a loro attribuire, tal pensieriverre sempre fallato a chi sei desse a credere. E così si ritor- 35nòro le diete genti in Lumbardia com poco fructo. Rimase il comune di Pisa signore di Luccha, e avendo flictopacto con Firenza del danno che i Fiorentini diceano avere ri-cevuto, dovere dare ongni amio, fine in .xiiii. anni, di pagare alpreditto comune di Firenza per anno fior, .xxv.; de quali lo 40comune di Luccha fu constrecto a pagare ongni anno, oltra laltrespese, fior, .xii.^ .v.*^ ; 1 avanso dovea pagare Pisa. E questo fur alegrezza che Fiorenza lassò a Lucchesi, avendoli lassati servicon tale obligo, e tristamente Luccha DI GIOVANNI SERCAMBI Qi 45 Essendo Firenza rimasa in concordia con Pisa, avendo lassa-to Luccha al modo dicto, et essendo il conte Patio maggiore &governatore del tucto, li Lucchesi essere maltractati, per la qualcosa molti si partirono di Luccha & andònno in istraini paesi,e tali che mai non tornòro. E infra li altri che si partirono 50 funno quelli delli Opisi e loro adherenti. E così rimase la ciptàdi Luccha socto il governo pisano e del dicto conte Fazio; etdipo la morte del dicto conte Fasio, rimase magiore il conteRanieri da Donpnoratico alquanto tempo, come disocto udirete. CXXVIIL Come messer Luchino da Milano vendèo a Pisa PlETRASANTA ET ALaUANTE TERRE DI LuCCHA.


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