. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . a tardanzaloro ^perche efi diceuano,eha nimici,che fuggono ,fideurebbonfare iponti doro : & egli pure isiaua, cheno fé gli lafciaffero fcappar dalle mani^attefo che eranrotti. Per le cui braueefuriofeparole fi prefe partitomoltofimfiro difeguitarli e fare il fatto darme^dicen do VI CM, Giono, 77 do il Generale \ Io non voglio^ch e coflui mi faccia ta-gliarla tejfa con le ballotte in Prega


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . a tardanzaloro ^perche efi diceuano,eha nimici,che fuggono ,fideurebbonfare iponti doro : & egli pure isiaua, cheno fé gli lafciaffero fcappar dalle mani^attefo che eranrotti. Per le cui braueefuriofeparole fi prefe partitomoltofimfiro difeguitarli e fare il fatto darme^dicen do VI CM, Giono, 77 do il Generale \ Io non voglio^ch e coflui mi faccia ta-gliarla tejfa con le ballotte in Pregaiy come mterueneal Carmignìuola ; e così furono rotti i Vinitianh é* ilLoredano refi andò morto,-pago lafena della fua te-merita, ^^Whora il Cotta eshorto tlfuofignore, chein cambio deW Vnicorno, che sera Perduto nellagiornata^fortaJfeferinfegnavnOcain me7^ ial-quanti Cigni,con vnbreue legato al collo,che dice;OBSTREPviT INTER OLOR t infe-rire, chclUe co fa impropria y ehvn Senator togatodogliaprender prefuntione di giudicare ne cafi diguerratra capitani. Rtfuio tale imprefa il LiuianOyancorché molto lalodajfe,per non morder il Loreda-no morto miferahilmente, e per non trattarlo daOca,. Ometterò mano hora a quegliyche hanno auanza- Ì9 7Ì LE IM P RE S B toglialtri di fama e di ì quali Jlimo il pri-mo Francefco di Gonzaga Marchefe di Mantoua, ilquale riufcìfamo^pmo feria giornata del Tarro, eferia vittoria della coqutfla del Reame di Napoli perlo Re Terrandino y ejfendo fiato il detto Marchefe diKjMantoua calnmniato afprejfo il Senato Finitianoy(del quale egli era Capitan generale) da alcuni mali-gni & inuidiofiypoi che fi fu chiarifimamente giufii- ficato e purgato yV so per imprefa come cofa, che moltoquadraua afuofrofoftto y vn Crocinolo al fuoco fienodi verghe d*orOynelqualn)afofifa certa froua deUa fine zzafuay con vn bel motto di fofra, tratto dallaScritturafacra; prosasti me domine,ET coGNOvisTiivolcndointendereanchoralafeguente parola ; cioè ,s


Size: 1813px × 1377px
Photo credit: © Reading Room 2020 / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bookcentury1500, bookdecade1570, booksubjectemblems, bookyear1574