. Dialogo dell'imprese militari et amorose . Io m era quafi[cordato di dirui <vna,chene portiil Signor Francefico Maria della Rovere Duca dor-bino,dopo che con lefue mani ammazzi, il Cardinaldi Pania in Rmennaper vendicar limportanti^me ingiurieyche da *vn Leo-ne rampante di color naturale in campo rojjo con*vno fiocco in mano, e con vn breue , che diceuai NON DEEST CENEROSO IN PECTORE v i r t v s ; e fu indentato a fimilitudine di quello,che porto Pompeo (come narra Plutarcho) dal ConteBaldejfar Cafiiglione y il quale interuenne col Ducaalla morte del detto Cardinale,


. Dialogo dell'imprese militari et amorose . Io m era quafi[cordato di dirui <vna,chene portiil Signor Francefico Maria della Rovere Duca dor-bino,dopo che con lefue mani ammazzi, il Cardinaldi Pania in Rmennaper vendicar limportanti^me ingiurieyche da *vn Leo-ne rampante di color naturale in campo rojjo con*vno fiocco in mano, e con vn breue , che diceuai NON DEEST CENEROSO IN PECTORE v i r t v s ; e fu indentato a fimilitudine di quello,che porto Pompeo (come narra Plutarcho) dal ConteBaldejfar Cafiiglione y il quale interuenne col Ducaalla morte del detto Cardinale, anchor che il Ducanon voleffefare molta mottra di quefiaimprefia perfuggir lodio e linuidia deCardinali. Il di cw. Giono. *49. jl Signor Stefano Colonna, valorofo e migtòéìrumo Capiian Generale del Buca Cofimo, portandoper imprefa la Sirena3antico Cimiero di cafa Colon-na y mi richiefe alla domeftica ( come compare ciò iogliera)chyio gli voleri fare vn motto per appropriar]!per imprefa la detta Sirena, comune afta cafa. Ecosì conformandomi col fuo generofo p enferò , gli fedi CONTEMNIT TVTA PROCELLA S. Vo* tendo dire,eh*egli jprez>z,aua lauuerfita > co-me confidatofi nel valor fiwnelmodo,che quella col fuo nuotare fu-pera ogni tem-pera* Kb *5* LE IMPRESE


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