Le antichita della citta di Roma: raccolte sotto breuita da diuersi antichi & moderni scrittori . fi vede né tempi rioftri ancora il belli jfimo arcodi Coftantino imperatore edificatoli dalTopoloRo-mano, perche vinfeil crudele, & ftelerato Majjentiofopra ponte Molle, & libero la città di B^oma da vnatirannide & ingordigia di tanto empio CT fceleratùhuomo i ilché gli venne fatto per volontà del grandeDio, ilquale non comporta mai, che i buoni fiano op-prejjì dareiy fé non per qualchegiufta Cagione: perciò-che feruendojì Majfentio ( olirà le ittfuperabil for%eyche eglihaueua di foldati veterani)
Le antichita della citta di Roma: raccolte sotto breuita da diuersi antichi & moderni scrittori . fi vede né tempi rioftri ancora il belli jfimo arcodi Coftantino imperatore edificatoli dalTopoloRo-mano, perche vinfeil crudele, & ftelerato Majjentiofopra ponte Molle, & libero la città di B^oma da vnatirannide & ingordigia di tanto empio CT fceleratùhuomo i ilché gli venne fatto per volontà del grandeDio, ilquale non comporta mai, che i buoni fiano op-prejjì dareiy fé non per qualchegiufta Cagione: perciò-che feruendojì Majfentio ( olirà le ittfuperabil for%eyche eglihaueua di foldati veterani) di incanti & dimalie, lequalida per fé io faceuano jicuro fen%a altrearme dalle forile nimicbeffi dice che il gran Cojlantinùdiffidandofi di coft pericofa battagliaci tutto hauYébbèperduto lanimo, fé dalla bontà di DiononglifojferóSiate portate con f ardire le for%e ancora , quando videttiiracolojamente in me%o al Cielo vna croce infocata,àppYejfo alla quale fént ì dun tuono fcoppiaré la voce,thè gli dijfe,che per virtù di quelfegno banrèbbe vin-to* in. h J>nL1^7{T1 CÌJ ITjf che gli diede tanta Speranza,che fubito moffc ?**me contra i nimici fen^ariferbarfi pure il refttgfodel-WnfTentio l? *& v^rane ; & appiccato il fatto darme > &rotro da dato la carica al nimico appreffo al Tonte molle in P°~Cottami- ea dbora sformò i foldatiTretoriani non feriràgrà*d*wMoilc vcc^one ad abbandonare la battaglia,*aquale era fa* ta innan%i dubìofamente combattuta. 7\(e baflò alli™delgiufìo Dio lbauer prìuato linfelice Mafentio do-gni fifa Speranza col farli tagliar a pe^i il fuo effer-ato: che ancora voi fé con la morte fua propria far yendetta di quanto fangue innocente egli hauea mai fattoSpargere con la fua crudeltà. Ter che vedendo il crudelTiranno, che ne incantefimladoperati, ne il valore &la for^a vfata dalle fue legioni lo poteuano difendere;defiderofo della propria falute volfc ritirar fi nella cit-ta: & nel paffar e vn ponte, che
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