. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . vergogna, cheper mala operazione apporta biafimo . Ha gli occhi con fegni fopraddetti, perche notano Sfacciataggine , co-me dice Ariilotele nel 6. -cap. della Fiionomia . E jafcivamente li velie , per lo defiderio dimpiegare le opere fue indanno, e vituperio dellonor proprio. Parimente fcuopre le celate parti del corpo, perchè lo Sfacciato noo-aprezza lonore poito in quel modo, che lo mantengono gii altri Uomini. La Scimia fignifica Sfacciataggine , perchè quelle parti, che fi devo-no tenere celate, eifa per naturale iitinto, fcuopre, e manife


. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . vergogna, cheper mala operazione apporta biafimo . Ha gli occhi con fegni fopraddetti, perche notano Sfacciataggine , co-me dice Ariilotele nel 6. -cap. della Fiionomia . E jafcivamente li velie , per lo defiderio dimpiegare le opere fue indanno, e vituperio dellonor proprio. Parimente fcuopre le celate parti del corpo, perchè lo Sfacciato noo-aprezza lonore poito in quel modo, che lo mantengono gii altri Uomini. La Scimia fignifica Sfacciataggine , perchè quelle parti, che fi devo-no tenere celate, eifa per naturale iitinto, fcuopre, e manifelk fenza al-cuna avvertenza, come dimollra Pierio Valeriaaoj lib. 6, SFOR- SFORZO CON INGANNO. Dello Steffo . UN Giovine robiirto, armato da Guerriero. Nel deliro braccio tengjLjavvolta una pelle di Leone, e nella finìllra mano una di Volpe, iaatto di elTcr pronto a tutti i bilogni per offendere il nemico; Colla for-za fignifìcarà per il Leone ; e calla frode, ovvero Inganno dimottratonella Volpe . De^ Fatti, ledi Frode -, Inganno , & SIBILLE 114 ICONOLOGIA SIBILLE. Deir Abate Cefare Orlandi. TAnti fono gli Scrittori per dottrina chiarilTìmi, e tra quefti moltiper Santità rifpiendenti, i quali hanno lafciata memoria t e ne han-no riferita certa lcfillenza delle Sibille, che lodabile punto non ilHmereiPaccoftarfi al parere di quei pochiflìmi, che ciò reputano una mera impo-flura . Einnegabile [fé rovefciar non fi voglia tutto ciò, che di più cer-to ci ha lafciato l*,antichità j effervi flato ed in vari tempi, ed in varjluoghi |un certo numero di Donzelle , cui fi è creduto che Iddio accor-dato aveffe il dono di poter conofcere , e predire le venture cofe ; e que-fte erano appunto quelle, alle quali gli antichi attribuirono il nome di Si-bille . L Etimologia di quefto nome, chi lo crede Ebraico, come Dei-Rio,Peucero » Neandro , ed alcuni altri; chi Latino, come Svida ; chi Affri-cano , come lo penfa Paufania in Thoc ; chi finalmente Greco, come lo ac-certa il nu


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