Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . avanti, quanto verrà da noi esposto,degli avvenimenti accaduti nellanno successivo, e sinoalla fine della rivoluzione, quale ora mi accingo a nar-rare, non senza inserire frammezzo quanto di autenticoda altre fonti potei attingere. Innanzi tutto, mediantecarteggio il don Ruggeri teneva ragguagliata la commis-sione spedita a Vienna di tutti gli avvenimenti che inCastiglione nascevano; e da quella gli veniva riferito ciòche colà andavasi a loro riguardo deliberando. Le novelledelle incessanti angherie e violenze del principe sti


Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . avanti, quanto verrà da noi esposto,degli avvenimenti accaduti nellanno successivo, e sinoalla fine della rivoluzione, quale ora mi accingo a nar-rare, non senza inserire frammezzo quanto di autenticoda altre fonti potei attingere. Innanzi tutto, mediantecarteggio il don Ruggeri teneva ragguagliata la commis-sione spedita a Vienna di tutti gli avvenimenti che inCastiglione nascevano; e da quella gli veniva riferito ciòche colà andavasi a loro riguardo deliberando. Le novelledelle incessanti angherie e violenze del principe stimo-lavano sempre più quei delegati a sollecitare le decisionidel tribunale supremo. Le confortanti notizie, che daVienna si porgevano a*i castiglionesi, alleggerivano in qual-che parte lestrema loro desolazione. Ai 7 aprile 4 690pervennero al curalo Roggeri i decreti imperiali impe-trati appo il tribunale supremo a mezzo della comnvis-sione nel giorno 23 marzo, ed egli medesimo don Rug-geri, li fece tenere al principe di Bozzolo, delegalo alle- <4 4© y°. mg secuzione. Al 28 dello stesso mese giunse a don Ruggerilimperiale rescritto, emanato in relazione alla supplicadella commissione, per ridonare alla libertà il catturatoGian Pietro Nodari. Ad onta di questa sovrana ordina-zione, non fu posto in libertà che in agosto, e mediantepagamento di duecento scudi. Il principe di Bozzolo rifiutavasi dintrigarsi in quelnegozio, e perciò allegava vari pretesti per non esaudirele continue suppliche, che don Ruggeri gli porgeva. Sirivolse allora questi al conte Vitaliano Borromeo, com-missario imperiale in Milano; ed al signor Margarili puredi Milano, indirizzò supplichevoli prieghi onde presso ilBorromeo, pel bramato scopo si maneggiasse. Questi di-,chiarava non volersi intromettere in un ufficio commessoal principe di Bozzolo, e che soltanto avrebbe assuntoqualora fuori dogni dubbiezza constassegli, che quel prin-cipe fossesi rifiutato. Esso conte Borromeo frattanto esor-tav


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