. Teatro d'imprese . ico-noleìciòfare per tentare la qualità del fènderò, per doue ha dapaflà-re. PaoloCalliopeohebbeJa Lumaca,che afcendeua vn colle,òmon-te, e Jeggeuafi Non temere; Si trou a ancora con altri motti S a t CITO, SI SAT BENEj C COll NON X E VIS ASCEN5 VS . Lautore apporta,ché fi videro in vna gioia <due Lumache,la cui gufciafèruiuapercarro,&vna figurina tenendo la briglia dicea Pestinate. Il Capac-cio fi fece Imprefa della Lumaca nel jfuoco, e lediede per motto Vrgets i l e n t i a m ae $«o r , poco a me piace. La Chiocciola chili fa in fé ftekfa fùpofta per moftrare, cheacia
. Teatro d'imprese . ico-noleìciòfare per tentare la qualità del fènderò, per doue ha dapaflà-re. PaoloCalliopeohebbeJa Lumaca,che afcendeua vn colle,òmon-te, e Jeggeuafi Non temere; Si trou a ancora con altri motti S a t CITO, SI SAT BENEj C COll NON X E VIS ASCEN5 VS . Lautore apporta,ché fi videro in vna gioia <due Lumache,la cui gufciafèruiuapercarro,&vna figurina tenendo la briglia dicea Pestinate. Il Capac-cio fi fece Imprefa della Lumaca nel jfuoco, e lediede per motto Vrgets i l e n t i a m ae $«o r , poco a me piace. La Chiocciola chili fa in fé ftekfa fùpofta per moftrare, cheaciafcuno èiacafà ficuro ricettacolo, e perfignificare coloro, che fi ritirano, e fuggono ilrumulto,e ftrepito del-le genti,lingiurie, idanni, le liti, che fèguitano quelli, che viuonoàcoinmune,òcon gli altri trattano, & le fu dato per motto la primaparte delle parole dOuidio Bene etti latuit, benenjìxit^ dicendo, Benejqji latvit; ouerocon altri le paiole di Perfio col precetto Tecve HABITA. ■. Miter, ln- a Val. b Carrier. CICALA* - ) S ce dalla bocca degli animali con mollimeli to di liti*gua la voce,&il fuonojcon che formano il canto; ma laCicala col dibattimento iòlo dalcune pellicciuoIe,emembrane singegna cantoreinduftriofò tra mietitoriaddolcire, e dilettare gli orecchi de Pallori, e viandan-1 ti i la quale per ciò la mattina non sode fino a tanto,cheil Sole i fìioi raggi à dirittura non vibra 3 perche afpetta,che quei dintor-no sadunino, acciochepoffa nel maggiorardore del giorno, alleniarele loro fatiche col canto. La femina Cicala contra vfànza di femina, ta-?cc,quafi,che à lei conforme ad vfò di fpofà, che vergogno fa fi flia, il cica-lare meno conuenga. E facrataad Apollo per lo canto, noiofò ad Her-cole, quando chegli dopo le fòftenute fatiche era di ripofò bramofòjonde alla diluì richieda furono daGiouefcacciate dal paelè di Ateniefi vfàuano hauer quelle doro necapelli, che lunghi portaua-
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