. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . e gli era nata materia dimaggiortrauaglio:cffndo vero, eh*elGenerale tienefouerchiopefo fipra le Jpalle:glifeci dunque in con-formità delfuopenfiero,due couom difpighedi gra-no maturo con vn motto,che giraua le barde e lefm- iSt ZB I MP RESE hrie delU fofrauejl^ye circo daua limprefa nello flen*dardonlqualmotto diceua:finivnt pari-ter RENOVANT Q^V E LABORE S. VO lend^ìo tjprimere, che a p


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . e gli era nata materia dimaggiortrauaglio:cffndo vero, eh*elGenerale tienefouerchiopefo fipra le Jpalle:glifeci dunque in con-formità delfuopenfiero,due couom difpighedi gra-no maturo con vn motto,che giraua le barde e lefm- iSt ZB I MP RESE hrie delU fofrauejl^ye circo daua limprefa nello flen*dardonlqualmotto diceua:finivnt pari-ter RENOVANT Q^V E LABORE S. VO lend^ìo tjprimere, che a pena era raccolto il grano,chenafceua cccajlon necejfaria difeminarlo fervn-altra mejfe,€ ueniiiaà rinonar le fatiche de gli aratori. E tanto più conuiene al [oggetto del SignorMarchefe,quanto che i manipoli delleJpighe del gra-no furono già glorio fa imprefa guadagnata in hat*taglia da Don Roderigo Vaualos hifauolo fuo^granContejlahile di Cafliglta, E quejla tale inuentioncha hellifima apparenzaycome IhaueteviHa dipin-*ta in molti luoghi del Mufeoiepereto la con--unno fempre fino allafua morte,comeniente fup erba e molto conformialla virtù fu a e de\fuoi maggiori. ì^ . Ne 3 1 ìM, Giono, iip. Ne porto anchora vn altra fato auantì molto heUUjtrouata da MiGualtieri Corbetta, Senator Mila-nefe, huomo dotttfimo nelle buone lettere , ad *vnfropoJlto,che voleua dire ejfo Signor Marchefcy chedejìderaua ^venirtifi coni era venuto) Capitan Ge-nerale y per pter mostrare interamente il fuo valo-re ^fen za che fi communicajfe la laude col foprajlateCapiiano\dicèndo hauer trouato, che mcdtefuepro-dezze erano attribuite nelprocejfo della guerra oalMarchefe di Pefcara)) al }ero, o al SignoreAntonio da Leua, Bche althorajperauay come //-•herato da Collega e dafinejtre [opra tetto^ojìrared mondo quanto [ape^e e valere neWarte milita^re. Figuro dunque ejfo le Sfere dequat* H ^ i20 LE I M P R^ S E tro elementi feparati, con vn motto difopra , che dtCeUAy DISCRET


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