Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ^r^^^ -^^T^ ioSagromingno, & molte scharamuc-cie fecero, morendo dell una parte e dell altra, e ferendosi in-sieme. Alla fine, non potendo i dicti Ungari sostenere, si partiro-no; et, se il comune di Firenza non avesse dato il passo, con-veniano esser tucti presi e morti. Et cosi da tal compagna 15fummo liberi senza alcuno ricompramento di denari. CCLXL Crome Luccha mandò alla compagnaChello di Curado di Poggio. Eoltra le molte compagne venute in sul terreno di Luc-cha, minacciando Lucha una compagna del mese d ogostodi .mccclxxxiiil, la quale si d


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . ^r^^^ -^^T^ ioSagromingno, & molte scharamuc-cie fecero, morendo dell una parte e dell altra, e ferendosi in-sieme. Alla fine, non potendo i dicti Ungari sostenere, si partiro-no; et, se il comune di Firenza non avesse dato il passo, con-veniano esser tucti presi e morti. Et cosi da tal compagna 15fummo liberi senza alcuno ricompramento di denari. CCLXL Crome Luccha mandò alla compagnaChello di Curado di Poggio. Eoltra le molte compagne venute in sul terreno di Luc-cha, minacciando Lucha una compagna del mese d ogostodi .mccclxxxiiil, la quale si dicea essere a pititione del comunedi Firenza, fu diliberato per lo consiglio di Luccha mandare im-basciadore per contraere acordio con tale brigata, facendo sgom- 5borare tucto il contado di Lucha; etrovato per imbasciatore Chello di Cu-rado di Poggio, il quale era in queltempo vicario della vicarìa di Core- gla, con alcuna compagnia, la quale T /^r%xx^,^ i .^^^ iocompagna era tra il terreno di Firen-za & quello di Siena. Et per lo. 0 07 DI GIOVANNI SERCAMBI 221 molto caldo, per la cactiva via et per la impossibilità della per-sona del dicto Chello, non potendo alli affanni sostenere, il15 predicto Chello morìo, et fu regato cosie morto a Luccha. Da-poi lohanni Sernicolai fu mandato, & per lui si die dilivro aquello che per lo dicto Chello fu principiato, con molto gostodi fiorini; et di queste derrate à avuto Luccha moltissime volte. B CCLXII. Come i borghi di Luccha si murònno. E per cessare danno et permiglore guardia della ci-ptà di Luccha, si diliberò mu-rare i borgi, di muro grosso5 e alto, come ora sono, disfac-cendo quelle mura et stecchativechi che quine erano, lo qualmuro, fossi et fornimento gosta inumerabile quantità di fiori-ni; et non cosi tosto si murò, chome s è scripto; ma in moltiIO anni & per molti tempi, tanto che sono all essere d ora. CCLXIIL Chome messer Octo di Brezuich e l cardinaleDI Ginevra venero a Luccha.


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