Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . lare, voleva ad ogni modofeguitare il genio del fanciullo, che era di fare il pittore; tantoché «ilmarito, per aver pace con lei, fi rifolvette a compiacerla. Il primo mae-ftro di Pietro fu un certo Alart Claefler » che in quel tempo era de miglioripittori di Amfterdam, il quale anche ritraeva al naturale, lì giovanetto,fin dal princi


Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . lare, voleva ad ogni modofeguitare il genio del fanciullo, che era di fare il pittore; tantoché «ilmarito, per aver pace con lei, fi rifolvette a compiacerla. Il primo mae-ftro di Pietro fu un certo Alart Claefler » che in quel tempo era de miglioripittori di Amfterdam, il quale anche ritraeva al naturale, lì giovanetto,fin dal principio de fuoi ftudj, fu aliai ardito nelloperare, e aveva la, ma-no molto franca, il perchè prefto cominciò ad acquiftar credito . Dicefi,che didiciaflette o diciotto anni egli fé nandaiTe a Boilic in Annonia,. perveder pitture di varj maeftri, accompagnatovi con lettere del Governato-re di Amfterdam. Di lì fi portò ad Anverfe, dove fi raife a (lare con uncerto Jan Mandin di nazione Vallone. In quella città orefe moglie , e en-trò nella Compagnia de Pittori. Ebbe un genio particolare a dipignerecucine, con ogni forte darnefi e robe, appartenenti allimbandire deban-chetti; le. quali cofe, per la gran pratica, chegli aveva fatto iinda fanciullo nel. PIETER AERSEN. 299 nel maneggiare i colori, faceva parer vere. Ma fu anche affai valente h\rapprefentare in pittura ogni altro Tuo concetto. Per lAitar maggiorenella Chiefa vecchia, o vogliamo dire della Madonna dAmfterdam, feceuna tavola ordinatagli dal Maeftro deCittadini, che era allora Jon&Buyxt,uomo aliai reputato, il quale, per la parte della Città , s era trovato adare il giuramento al Ré Filippo. Nei mezzo di quefta gran tavola avevafigurato il Tranfito di Maria Vergine, e gli fportelli feguitavano la frotta;nella parte di fuori dipinte la Vifìta deMagi, con alcuni putti ben colo-riti-, e fu il cotto di tutta quefta opera duemila feudi. Prefe poi a far htavola dell* Aitar maggiore della Chiefa nuòva, per la quale


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