. Dell'imprese . lla,che più, e diucrlì lentiméti può in se ri-ceucre,vaghi tutti quàti, 6c allcllèr ilio cóueneuoh. e perciò poterli quioltral di lòprarecàtole,attribuirle:Chelfuo formatore laleuaiIè,comc(limojdoppo la n->ortc della Donna da elfo amata;e dicendo:Chei ci-tarc,el piagnere la perdita di lei,erano vnacofa illeira;volellè inferire,chei piagneua cantado la bellez za,la grazia,le doti, e le virtù fpeciali diquella,nelle lue leggiadre rime;delle quali hauete hauutopubblico leg-gio tra le Stazc fcelte de Tofcani Autori. Ma lalciado nellaltrui imma-ginazione gli altri fentimentijche


. Dell'imprese . lla,che più, e diucrlì lentiméti può in se ri-ceucre,vaghi tutti quàti, 6c allcllèr ilio cóueneuoh. e perciò poterli quioltral di lòprarecàtole,attribuirle:Chelfuo formatore laleuaiIè,comc(limojdoppo la n->ortc della Donna da elfo amata;e dicendo:Chei ci-tarc,el piagnere la perdita di lei,erano vnacofa illeira;volellè inferire,chei piagneua cantado la bellez za,la grazia,le doti, e le virtù fpeciali diquella,nelle lue leggiadre rime;delle quali hauete hauutopubblico leg-gio tra le Stazc fcelte de Tofcani Autori. Ma lalciado nellaltrui imma-ginazione gli altri fentimentijche donar lì pollano a quello sì nobil co-ponimétojmi farò ceno a crcdere,chcl vero séfo^c primieramctc uueiodi voler Icuoprire del fuo còponitore, lìa qllo da me fin da principio colato; lìcome qllo,che lì dimollra ppctuo in vnanimo bé cópollo, e do-gni parte lauio,e qui mi refto col mio prefente ragionue. B b g Jniprejk 37» IMPRESE Imprefa leuata in honore dd Cardinale dElìca \. B O L G. Vn vago,echiariflìmo Solenafcente, chora mi sueglìala memoria, non mi lafciauoltarel occhio del penderò ad altro og-getto dImprefa, ne lahngua d*alcra materia più liberalmente intendedi ragionare, che di quefta ; onde lignificata ci niene la propia naturadcllìuiomo hberale, o dclk veraliberalitàjche dire ci uogliamo. Dicoadunque, che fentendo vn giorno il noftro comune amico, lodare, eiommamentc al cielo eleuare la cortcfia, e la liberalità, ehinfra laltreparti eccellcntiffnne regnainDon Luigi Cardinale dErte; mollò nel-lanimo da quelle forze, onde la uirtù ipigne altrui ad amare, e riuerircoloro, in cui fi tmoua j quantunque lontani, e fé non per fama cono-fciuti ; fi pofe a ritrarre cofi liberale, e virtuofo animo coi colori dVn-Imprefa, e fu quefta. Vn puro, e rilplendente fole, quando forge allOrizonre, che fauella con tai parolo : N O N E X O R A RI V S,E X O RI O R, Or quanto al Soggetto > o proponimento di tal figura,C voci di lei vdite, c


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