. Delle imprese trattato . motto, VT TBJ3SI M> perche1 moftrar vnhuomo che brama far giouamento à gli à ficano lApi, amenità di .Poefia, e di Eloquenza ; quali fi vid-di Poefia. dero nella bocca di Platone, e di S. Ambrofio, effendo fanciul-li. Molti fèmplicemente fi fono feruiti dellApe,à dimoftrar pò Potenza tentSL <Tamore,daila vaehifsima inuentione di Anacreonte neldajnore. , , , . & 1 Oda, che comincia. Epar vror hpfroitrtOnde molti han tradotti belli Epigrammi, & infino à Teo-crito fece il fuo, É/wTtf MpioKhiMm, che fu coli tradotto daHenrico Stefano, Improba <


. Delle imprese trattato . motto, VT TBJ3SI M> perche1 moftrar vnhuomo che brama far giouamento à gli à ficano lApi, amenità di .Poefia, e di Eloquenza ; quali fi vid-di Poefia. dero nella bocca di Platone, e di S. Ambrofio, effendo fanciul-li. Molti fèmplicemente fi fono feruiti dellApe,à dimoftrar pò Potenza tentSL <Tamore,daila vaehifsima inuentione di Anacreonte neldajnore. , , , . & 1 Oda, che comincia. Epar vror hpfroitrtOnde molti han tradotti belli Epigrammi, & infino à Teo-crito fece il fuo, É/wTtf MpioKhiMm, che fu coli tradotto daHenrico Stefano, Improba <Apis quondam furerà confìxit Amorem, Dum rapit die fauoi aluearibus : articulofq; Vndique perjìrinxitfummos, Doletille, mtmiqi ; Éxjkfftans, LIBRO TERZO. Exfufftans, pedepulfat humum : l&fumq; parentiOftendit digitum, i3~ quarkur quod tannila vifuBejìia cum fu <Apì$, tantum det acumine vulnus \Cui tumfubridens mater, Quid * non apis <& tuEs ftmilis, qui tantillus das vulnera tanta* t9. -■■.. i Hhhh Chi DELLE IMPRESE Chi vuol tradire, non paria.


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