Secundo volume delle navigationi et viaggi . ono il pi indicono che farià cinquanta mila caualh, non però tutti da conto. Volfi anche in*tendere,quando furono alle mani con quelli dellOttomano quati furono, mi fu detto che pò* teuano enere da quaranta mila,8É quefto intefi da perfòne, che la maggior parte erano ftatc indetta battagliajma concludevano, che il detto efferato non fu fatto per andar à combattere colOttomano,ma fblo per andar a metter P irameth,che fu Signor di Caramano^nJìgnoria?cioéareTHtunFglTiI fuo^mefeteniito per lOttomano.» ne ad altro fine ù molle cflo Signore VilùuV caftan,
Secundo volume delle navigationi et viaggi . ono il pi indicono che farià cinquanta mila caualh, non però tutti da conto. Volfi anche in*tendere,quando furono alle mani con quelli dellOttomano quati furono, mi fu detto che pò* teuano enere da quaranta mila,8É quefto intefi da perfòne, che la maggior parte erano ftatc indetta battagliajma concludevano, che il detto efferato non fu fatto per andar à combattere colOttomano,ma fblo per andar a metter P irameth,che fu Signor di Caramano^nJìgnoria?cioéareTHtunFglTiI fuo^mefeteniito per lOttomano.» ne ad altro fine ù molle cflo Signore VilùuV caftan, et chi tiene altra opinione, per detto di tutti,non lha buona. Io fono ftato in fàtto,3d hovoluto intendere^ vdire il tutto,cY. però ne dico quello,chìo ho intefb et ò di dire molte altre cofe, che potria dire, per non effe io più lungo , &C per non efìèr quelletroppo importanti. il fine dclVidggio in Perfkt del Magnìfico M. ^Ambrofio Contarmi. ti6 LETTERA DALBERTO CAMPENSE INTORNO LE COSE DI MOSCOVIA. B. AL BEATISSIMO PADRE CLEMENTE VII,PONTEFICE MA S S I M O. Alberto Campenfe. E quel Paftoreeuangelico,ò Pontefice veramente mafsimo,deIquale voi liete Vicario in terra,cercò la (marma pecorella dellecento con tanta diligenza , 8£ trouatala con tanta allegrezza, anzi congradifsima fefta di tuttoI cielo riportò alla fua greggia (òpra le prò?prie (palle, chi non (à quanta cura Si (òllecitudine debbe hauere ilfòmmo Paftor della Chie(à,quando non vna delle cento, ma mot*te centinaia danime, che erano (marrite, desiderano di ridurfì allagreggia di Crinita? Onde non podòàbaftanza marauigliarmi diquel che fi péfàflèro i predecedòri della Santità voftra, i quali quel?la popolofilsima natione de Mofcouiti in pochifsime cofe da noidifferente, cY- che tutta è dannata per edèr ella (èparata dalla vnione della Chielà. hanno inflnoal di dhoggi (pregiata più to(ta,che per via alcuna cercato di ridurla alla vnità della Chie(à:maffimamente
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