. Teatro d'imprese . LABERINTO. Facile nel Laberinro lentrata, & àdentro ageuolmentcci porta, ma in varie parti diuidendofi poi, fa molte vie,che ad vna mettono capo,e per quale incaminare fi debba, difficilmente fi troua. Credi per la fteflTa ritornare,quando ad altra il piede ti conduce ,guardi, e riguardi,giri, & aggiri, volgi, e riuolgi nel camino i paflì, né maila ftrada aHVfcita,ma Icmpre ò neirifiefTo canto ti rimetterò feorgendotilontano fatti errare in modo, che fi può dire, Fato extricabiliserrori ouero Fataviaminvenient, come gli fcrilTe lAmmiratoper Vincenzo Caraffa. Ad Aiforifo Za


. Teatro d'imprese . LABERINTO. Facile nel Laberinro lentrata, & àdentro ageuolmentcci porta, ma in varie parti diuidendofi poi, fa molte vie,che ad vna mettono capo,e per quale incaminare fi debba, difficilmente fi troua. Credi per la fteflTa ritornare,quando ad altra il piede ti conduce ,guardi, e riguardi,giri, & aggiri, volgi, e riuolgi nel camino i paflì, né maila ftrada aHVfcita,ma Icmpre ò neirifiefTo canto ti rimetterò feorgendotilontano fatti errare in modo, che fi può dire, Fato extricabiliserrori ouero Fataviaminvenient, come gli fcrilTe lAmmiratoper Vincenzo Caraffa. Ad Aiforifo Zammboni fu dato dallautore il La-berinto col verfo, Lasso, che malaccorto fvi da medefimo con vna Stella fopra, che rilplende, per la quale denota lA-cademia Galeazzo Beccaria tra gli Affidati il Trauagliato col brieuc/Hac dvce egrediar. AfcanioBolgarini Academico Smarrito fraFilomati pofè alla porta, ò bocca delio Laberinto vnacorda,evifcri(re DVCIT IDEM, DEDVCITQJfi. Tal. Il Laberinto con le parole Vna salvtis, doue sintende, che la via, ò ftrada,che ci guida è vna fola,fece Soldi, e la pofe nella Sco la dAntonio Leoni in Bologna . Si vede in vnaltra Tefeo nel Laberinto con Hoc secvtvs ecrediar. Alfonfò Piccolomini Duca di Melfi fcnlfeal Laberinto Non veggo ondesca. LArefhn biafimodel- Urcftiib.}. lapparenza delle colè mondane vi fcrilTe Species decipit, parole generali, Di Giouanni Ferro, 425 generali, che meglio fi fcriuerebbono alla Panrera, e dette da DanielloProfeta ad vno di quei vecchioni amanti di Sufanna Specie* decepit veduto ancora con vnhuomoneImezo,e con parole Ingenioetassidvitate (òtto nome di Marco Contaradi Greco, ficrurata dalui in certe file conclufioni dedicate à gli Eftrauaganti di Candia. LACCIO. Daniel 13.


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