. Storia dell'Italia antica. i figliuoli dei poveri *. Dotò di 50 mila sesterzila figlia di Quintiliano, per gratitu-dine al suo antico maestro; ad unamico ne donò 300 mila, perchè po-tesse esser cavaliere ; ad altri con-donò debiti e fece regali ricchissimi,e sovvenne di denaro gli amici pro-scritti. Osservò i testamenti, anchequando non regolari, e fatti a suodanno, avendo per massima di ri-spettare più della legge la volontàdei defunti. Nel difender le causerifiutò non pure qualunque mercede,ma ogni dono o ricordo -. Amò i suoi schiavi, e concedevaloro di far testamento. Non stimavané sapie


. Storia dell'Italia antica. i figliuoli dei poveri *. Dotò di 50 mila sesterzila figlia di Quintiliano, per gratitu-dine al suo antico maestro; ad unamico ne donò 300 mila, perchè po-tesse esser cavaliere ; ad altri con-donò debiti e fece regali ricchissimi,e sovvenne di denaro gli amici pro-scritti. Osservò i testamenti, anchequando non regolari, e fatti a suodanno, avendo per massima di ri-spettare più della legge la volontàdei defunti. Nel difender le causerifiutò non pure qualunque mercede,ma ogni dono o ricordo -. Amò i suoi schiavi, e concedevaloro di far testamento. Non stimavané sapiente, ne uomo, chi non siaddolora delle altrui sciagure. Rac-comandò la liberalità disinteressata,e sindignò dellenorme cupidità delsuo secolo. Chiese indulgenza ancheper quelli che non sono indulgenti ^.Insomma fu uomo generoso ed one-sto, e come scrittore stette tra i migliori del tempo suo,quantunque come gli altri trascorresse ad artifizi e alicenze, che guastavano la castità e la sincerità dellalingua ().. Plinio console ed augure Aldini^ Gli antichi marmi Comensi^ tav. 3, n. 1). [^) Per la vita di Plinio, pel suo carattere, pel suo ingegno, per le suelettere e pel suo modo di scrivere, vedi Masson, C. Plinii vita ordinechronologico digesia, Amsterdam 1709; Geìsler, Le Plinii minoris vita. 1 Vedi sopra, pag. SOO, * Epist., I, 8, 19, II, 1, 5, 16, III, 6, 11, IV, I, V, II, VI, 3, IX,n72, e Henzen, ivi^ voi. Ili, p. Epist.^ V, 19, VII, 32, Vili, 16, 22, 2J, IX, 30. Creili, Inscript.» 94G S VE TONIO. [ Egli fu amico a tutti gli uomini più notevoli di questaetà, e tra essi amò e stimò distintamehte C. SvetonioTranquillo, il cronista dei Cesari, dei retori e dei gram-matici. Di quest uomo, che con tanta cura ricercò e scrissele più minute particolarità di tanti altri, quasi ninno cidétte notizia. Ondè che non sappiamo precisamente néquando nacque né quando morì. Egli ricorda che nascevada padre, che fu tribuno militare e combattè a Be


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