. Dialogo dell'imprese militari et amorose di monsignor Giovio, vescouo di Nocera : con vn ragionamento di messer Lodouico Domenichi nel medesimo soggetto ; con la tavola . eha nimiciyche fuggono, f deurehhon fare iponti doro:&• egli pure iflaua, che nonfe glilafcia^erofcappar dalle mani. J-^: m^mjB^ //^ ^éM^^ é^jU. 6^ DIALOGO DELL IMPRESE anefoche eran le cmhraue efuriofeparoleJìfrefe Par-tito moltoJìnifiro di feguìrarli e fare il fatto dWme, dicendo il(generale^ Io n^on ^>oglio,che coHui mi faccia tagliar la teUa coleballotte m ^regai,come interuenne al Carmigniuola-^ e cosi furo-


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di monsignor Giovio, vescouo di Nocera : con vn ragionamento di messer Lodouico Domenichi nel medesimo soggetto ; con la tavola . eha nimiciyche fuggono, f deurehhon fare iponti doro:&• egli pure iflaua, che nonfe glilafcia^erofcappar dalle mani. J-^: m^mjB^ //^ ^éM^^ é^jU. 6^ DIALOGO DELL IMPRESE anefoche eran le cmhraue efuriofeparoleJìfrefe Par-tito moltoJìnifiro di feguìrarli e fare il fatto dWme, dicendo il(generale^ Io n^on ^>oglio,che coHui mi faccia tagliar la teUa coleballotte m ^regai,come interuenne al Carmigniuola-^ e cosi furo-no rotti i Vmitiani ^,0*il Loredano recando morto ,pago la fé-nx della ft^a temerità, ^[thorail Cotta eshorto ti fuo fignore,che in camko dell Unicorno, che iera perduto nella giornatdyportaffeferinfegna y>n Ocainmezp dalquanti Qigni/oyn hre-uè legato al cotIo,che dice^ obstrepvit Inter olo-R E cofaimpropria,chvnSenator togatoVoglia prender prejuntione di giudicare ne caf di guerra tra ^ifuto tale imprefail Liuiano^ancorché molto la lodaffe,per non morder il Loredano morto miferahilmente, e per nontrattarlo da Metterò mano hora a ctuedhche hanno auanz^to Aaltn di ! ^ *tr^««%.% DI MONS. Glorio, 69 fa^nie(liglona,fiaiq!4ahJlimoil primo francefco di ^onzjt^ga J^unhefe di Matona^ilquale rmfcìfamofpmo Per lanor^nata del T^no,eper U nrtona delU conquiìld del Redme diISIapoliper lo Re perrandino,effendo Udto il detto Murchcfe diManroHa calunniato affrejfo il Senato Ijinitianoy ( del aualeeglierd Capitan generale)da alcHmmaligni &* int^tdiojì.m che fifti chiaripmamemegiuHificato e purgato,ysi per imvrefa comecofa, che molto quadraua ajuo propofito, )>nCrociuolo al fuocopieno di verghe doro,nel qual \>aJo^fa certaproua della finez^^fua,con Vn tei motto di foprastratto dalla Scritturafdcra-^ P R O- BASTI ME DOMINE, ET COGNOVISTI; dolendo intendere anchora la feguente parola ; cioè, sessionemM E A M. Ter che qucicalunniator


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