Delle famiglie nobili Napoletane . fcienzi con gran rocrauiglia di chiunque ucdcua le pmtenzc che daper fc ftclibfi eleggcua non corirento alla aurtcrirà della Religione. Hoia ciicndo m tempo,che quelle memorie lì erano date alla llampa,ritrouato il vero libio del. è il terzo iibro,nelquac egli tratta delle famiglie nobili per confcguenre potuto molto ben vederli; che c^Ii non hauea peiòtralafciatodi Efar menzione de Riccijiiche non cefiàua di dar marauiglia ì cfTen-done da lui come dicémo, nel fecondo libro honoreuolifsimamente flato parlato mi eparu


Delle famiglie nobili Napoletane . fcienzi con gran rocrauiglia di chiunque ucdcua le pmtenzc che daper fc ftclibfi eleggcua non corirento alla aurtcrirà della Religione. Hoia ciicndo m tempo,che quelle memorie lì erano date alla llampa,ritrouato il vero libio del. è il terzo iibro,nelquac egli tratta delle famiglie nobili per confcguenre potuto molto ben vederli; che c^Ii non hauea peiòtralafciatodi Efar menzione de Riccijiiche non cefiàua di dar marauiglia ì cfTen-done da lui come dicémo, nel fecondo libro honoreuolifsimamente flato parlato mi eparuto conuencuolc di metter quel che egli ne dice in quello che nel fuo librom quella parte shà a riporre che va innanzi à Buond^lmontijdicc dunque cosi,(^is ^dllos monUrAre mthìy prifcosji Sifantes^Quis Siciosf>oterit,^HÌs teCélfucUprtles•Dicali :v Hunc ^ìdlhtm%càA pio^emsytruncato nomine Yurìt^ntf^uas tnùtiit ^entt falericcntfedts^Lanaanisq; dlj^ èxtre (x aralnés trtém, Se qùaoto. iJ-CIPrONTAMIRATOJl! i;^ DELLA FAMIGLIA DEGLI AMMANNATI DI PISTOIA-a -^^^^ E quanto di nobiltà abbondarono gli Ammanati di di be ®.f\^ ni d i fortuna foflèr forniti,scza alcù dubbio,co le più nobili fchiatte di ..i^^^^^l^ Tofcana andrcbbon del pari. Tanticjuità loro fi pruoua benifsimo per Io fpazio di 400 anni non interrotta giamai; ne parenta*S di, ne dignità inHno a i 200 hebbero m quciU famiglia à ridotti a due fiati & a piccolo hauere conciano le prcfènti fortune con lanticofplendore ; & io corteferaente vengo a impiegare in honor loro lopera mia,si per farfede del vero, & sì per calcar lorgoglio di molti ricchi; affinchè con rimmagme del- glaltrui nobiltà 1 lor (bzzi principi] ricono(cendo , Vmili diusngano 5 & fatti men fàzie-»uoli dtl garrir altrui, & del pagoneggiar fi rimangano . Di Martino figliuol di Ghe-rsrdino appaila prima notiziadeé^. di lèttembrc dellanno iii^nlquale allogand


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