. L'anima di Milano. Canti di vita e di gloria. Quadretti rusticani. stamente saleCome allora che fu al martirologioDei due Fratelli aderto su 1 egualePian da la forte e pia mano d Ambrogio. Assurge il Tempio nel mattino doroChe tutto il cigne di fiammanti stole;DAmbrogio il nome ancor lo fa canoro,Tutto canoro dosannanti gole. — 22 — Il gran Vescovo ai due Martiri accosto,Cui guarda il cielo d or del bizantinoMosaico, entro la nuova urna compostoRiposa, afflata da alito divino Come lantica allor che, al sol limpid acqua scintillò, e nel grigioSasso, di cielo parve luce infusa,Par
. L'anima di Milano. Canti di vita e di gloria. Quadretti rusticani. stamente saleCome allora che fu al martirologioDei due Fratelli aderto su 1 egualePian da la forte e pia mano d Ambrogio. Assurge il Tempio nel mattino doroChe tutto il cigne di fiammanti stole;DAmbrogio il nome ancor lo fa canoro,Tutto canoro dosannanti gole. — 22 — Il gran Vescovo ai due Martiri accosto,Cui guarda il cielo d or del bizantinoMosaico, entro la nuova urna compostoRiposa, afflata da alito divino Come lantica allor che, al sol limpid acqua scintillò, e nel grigioSasso, di cielo parve luce infusa,Parve di ciel novissimo prodigio. E stanno ancor d Ambrogio il nome e il rito;La sua virtù, la gloria sua riviveNe la Città che ognor volge a linvitoDopre animose le virtù native; La Città dove ferve ne certamiPacifici la vita e in largo fluttoRompe la forza esubere e a richiamiDe lIdea tutto innova, anima tutto. Così Ambrogio è pur sempre in mezzo ai figliChe da Lui gloriosamente, comeDa Padre che 1 amor 1 onor consigli,Amano derivar li auspici e il A TRAVERSO LE VIE DELLA CITTÀ NUOVA Disegno di R. PAOLETTI Zincografica , \; A TRAVERSOLE VIE DELLA CITTÀ NUOVA M entre un gran polverìo s alza da ligneiPensili ponti al cielo cristallino,Rosseggiano sanguignamente a gligneiVampi del primo sole mattutino I bianchi muri mezzo eretti, doveSuda il lavor de li edificatoriE pulsano e rimbombano i sonoriColpi di su ferrami e le assi nuove. E ne r ordine suo fermo e solenne,La nuova a designar casa futura,S eleva, armoniosa quadrata compago de le antenne. La terra che si stende con le ampiezzeTrafficate de suoi ciuffoli per poco attingeran le brezzeVive e i vivi del sole occhi amorosi. Che non sarà più libera, ma anch essa,Nel vasto umano impulso, a la misuraEquabile sommessa, e d alte muraCinta conclusa carcerata oppressa; 24 Eletta a regger li edifici immensi ^D altra giovin Città che in pochi lustriDi folle
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