. Annali del Museo civico di storia naturale di Genova. Natural history. 316 L. MASI riore, e quindi ))en visibile solo in questo tratto; il peristomio mediocremente largo e quasi uguale alla minore distanza delle orbite; il clipeo limitato solo ai lati mediante due solchi paralleli, piuttosto profondi, la cui distanza uguaglia quella fra i due tornii delle antenne, col margine libero leggermente sporgente e appena sensibilmente concavo per '74 della sua larghezza ( se si osserva un po' obliquamente dal l)asso). La linea d'inserzione delle antenne è a '^/- della lunghezza del capo. Le fosse an


. Annali del Museo civico di storia naturale di Genova. Natural history. 316 L. MASI riore, e quindi ))en visibile solo in questo tratto; il peristomio mediocremente largo e quasi uguale alla minore distanza delle orbite; il clipeo limitato solo ai lati mediante due solchi paralleli, piuttosto profondi, la cui distanza uguaglia quella fra i due tornii delle antenne, col margine libero leggermente sporgente e appena sensibilmente concavo per '74 della sua larghezza ( se si osserva un po' obliquamente dal l)asso). La linea d'inserzione delle antenne è a '^/- della lunghezza del capo. Le fosse antennali non sono determinate. Osservando di profilo, il capo apparisce notevolmente largo, essendo il suo diametro antero-posteriore circa '^/'^ di quello longitudinale ; posteriormente è appiattito, anteriormente ha il punto più elevato in corrispondenza all'inserzione delle antenne; il vertice è largo e quasi piano, 1' occhio a contorno ellittico, col diametro verticale poco maggiore del trasversale e disposto obli- quamente in basso e in avanti; il solco delle gene si presenta rettilineo e diretto in basso e all' indietro. Nella norma superiore la sporgenza dell'occhio uguaglia circa ^/^ della distanza minore delle orbite, gli ocelli formano un triangolo quasi equilatero, i posteriori essendo distanti fra loro quanto dalle orbite. La scul- tura quasi in tutta la superficie è reticolata con maglie per lo più rombiche, il cui diametro maggiore è circa doppio di quello degli ommatidi, ma diviene quasi uguale nelle maglie dei vertice: la parte inferiore della faccia ha l'apparenza zigrinata, con punti poco più piccoli degli ommatidi. Le mandil)ole hanno 3 denti dei quali l'interno è la metà più piccolo dell' intermedio ; i palpi mascellari sono di 4 articoli, dei quali il primo tanto largo che lungo, l'ultimo uguale in lun- ghezza ai tre precedenti, fog- giato a cono nella metà apicale e fornito di setole brevi. Lo scapo supera di poco il livello del vertice, è medi


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