La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . si vedono in una tavolettadignoto del sec. xiv nel Museo dellOpera del Duomo, in unaminiatura del Virgilio Riccardiano (fig. 148), nella nascita diEsaù e Giacobbe, affresco del Gozzoli nel Camposanto di esempio di mattoni a filari si potrebbe rintracciareanche 0££i nelle vecchie case del contado: non ne conosco nh 1 Vedi p. 18, n. 6. 2 Op. cit., L. Ili, e. XVI. 3 II pavimento di mattoni a spinapesce per coltello fu un tempo moltousato per le strade e piazze pubbliche, come vediamo tuttora in più luoghidi Siena. In questa ci


La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . si vedono in una tavolettadignoto del sec. xiv nel Museo dellOpera del Duomo, in unaminiatura del Virgilio Riccardiano (fig. 148), nella nascita diEsaù e Giacobbe, affresco del Gozzoli nel Camposanto di esempio di mattoni a filari si potrebbe rintracciareanche 0££i nelle vecchie case del contado: non ne conosco nh 1 Vedi p. 18, n. 6. 2 Op. cit., L. Ili, e. XVI. 3 II pavimento di mattoni a spinapesce per coltello fu un tempo moltousato per le strade e piazze pubbliche, come vediamo tuttora in più luoghidi Siena. In questa città poi ne esiste ancora un saggio in una dimora pri-vata, nel vestibolo del palazzo Buonsignori. LA DECORAZIONE DELLE STANZE SIGNORILI 135 invece alcuno, né reale né figurato, di mattoni disposti acerchio. Oltre agli ammattonati, si scorgono talvolta nei dipinti del-lepoca pavimenti assai più ricchi, imitati evidentemente daquelli dei maggiori palazzi della città. Alcuni sono a mosai-co di marmo, a pochi colori e a disegno geometrico semplice. Fig. 101. — Particolare del soffitto di una sala nel palazzo Gondi. Fot. Giani. e largo (figg. 82, 212, 263, 282); altri si compongono di quellemattonelle a tinte vivaci e coperte di vernice piombifera chefurono tanto in uso nel Medio Evo. Solitamente fregiate diintrecci di linee più o meno complessi, esse compaiono conuna certa frequenza nelle pitture giottesche della chiesa su-periore di S. Francesco in Assisi, negli affreschi di SpinelloAretino del palazzo pubblico di Siena e in vari altri dipintidella scuola fiorentina del Trecento (figg. 176, 235). Di rado 136 CAPITOLO III la loro decorazione esce dal campo dellornato geometrico:nel Louvre sono due tavolette attribuite a Giotto e rappresen-tanti storie della vita di S. Francesco, che riproducono duesplendidi pavimenti di mattonelle a colori, in ognuna dellequali è figurata unaquila araldica azzurra su fondo rosso. Nella seconda metà del Quattrocento vennero in voga lea


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