. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . ro pendente dalCielo , e da una Stella . Non è alcun dubbi© , che col teflimonio di Macrobio , e di Luciano,che la fopraddetta catena non fignifichi un congiungimento delle cole uma-ne colle Divine , ed un certo vincolo comune , col quale Iddio quandogli piace ci tira a fé , g leva le menti nolire al Cielo » dove noi co!le_jproprie forze , e tutto il poter nortro non potiamo flUire ; di modocchè colui ,che vuole figniiìcare, che la mente lua fi governa col voler Divino , at-tamente coitui potrà dipingere detti cateait pendente dal Cielo, e da


. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . ro pendente dalCielo , e da una Stella . Non è alcun dubbi© , che col teflimonio di Macrobio , e di Luciano,che la fopraddetta catena non fignifichi un congiungimento delle cole uma-ne colle Divine , ed un certo vincolo comune , col quale Iddio quandogli piace ci tira a fé , g leva le menti nolire al Cielo » dove noi co!le_jproprie forze , e tutto il poter nortro non potiamo flUire ; di modocchè colui ,che vuole figniiìcare, che la mente lua fi governa col voler Divino , at-tamente coitui potrà dipingere detti cateait pendente dal Cielo, e da una Scella -. 30 ICONOLOGIA Stella ; imperciocché quella è quella forza d una Divina ifpirazione , e dìquel fuoco , del quale Platone ha voluto eh ogni Uomo fia partecipe » af-finchè drizzi la mente al Creatore , e fi erga al Cielo ; però conviene che_»ci conformiam colla volontà del Signor Iddio in tutte le cofe , e pregare.»Sua Divina Maelli j che ne faccia degni della fua fantifllma grazia . CONSERVAZIONE. Di Tier Leone Cafella. c^^i tn.:ff DOnna vefiita d oro, con una ghirlanda di olivo in capo . Nella manodelira terrà un fafcìn dì migUo, e \^tA\■:^ Hnillra un cerchio oro , e 1 olivo fignificano Conlervazione . Quello , perche confervai corpi dalla corruzione , e quello , perchè difficilmente fi corrompe .Il miglio parimente conferva le Città. Il cerchio, come quello» che nelle figure non ha principio, né fine ,può fignificare la durazione delle cofe, che per mezzo di una clrcoIarLJtrafmutazione fi confervano . ( J ) CON- (^ (7 ) Abbiamo da Pierio Vaieriano lib. jji. the apprcflb gli Egizj il circolo fim-boki^giava ora il fempre , ora il perpetuo , ora 1 eterno , ed ora ogni cofa ; perla ragione che nel circolo non fi trova né principio, né fine , il che è proprio delleternità ,• e per elTere capace di tutte le figure pare che abbracci in fellelìa \ uni-vcrfità . Per la (lefTa ragione poi che il circolo non ha principio , ne fine , p


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