Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . e Angioli, alla quale fu dato luogo nel Coro del Duomo, frallealtre molte de più celebri maeftri di quel tempo. Per la Chiefa di San-ta Caterina Vergine e Martire de Padri Predicatori dipinfe i mifterjdel SantiflTimo Rofario .* ed in San Torpè de Padri Minimi fece duetavole , in una delle quali è la Beatiflìma Vergine con due Angioli


Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . e Angioli, alla quale fu dato luogo nel Coro del Duomo, frallealtre molte de più celebri maeftri di quel tempo. Per la Chiefa di San-ta Caterina Vergine e Martire de Padri Predicatori dipinfe i mifterjdel SantiflTimo Rofario .* ed in San Torpè de Padri Minimi fece duetavole , in una delle quali è la Beatiflìma Vergine con due Angioli ,ed i Santi Apoftoli Filippo e Jacopo ; e nell alerà i fatti di San CarloBo rromeo. Nella Badia di San Bartolommeo Apolìolo nel Cartello di Ca-pa nnoli colorì la tavola del martirio del Santo: e per la Pieve dellaltroCartello quivi vicino, detto Santo Pietro, dipinfe due altre tavole, nellaprima Iddio Padre colla Beatiflìma Vergine, e i Santi Pietro Apoftolo eGiorgio martiri, e nella feconda lultima Cena del Signore colli Apofto-li . Son di fua mano dipinte a frefeo le due facciate del Palazzotto deCa-valieridi Santo Stefano, luogo detto per altro nome, La Torre deGua-landi e delle Sette Vie, perchè tante ftrade facevan capo in quel luogo, quindi. GIOVANNI STEFANO MARUCELL1. 125 quindi detta la Torre della Fame, dal Tempre memorabile cafo feguito Tan-no 1289. per entro la medefima, della morte del Conte Ugolino della nobi-Iiflìma famiglia deConti della Gherardefca, infìeme con duefigliolini e duenipotini. In elio rapprefentò quello artefice più figure di Virtù e dArtiliberali e meccaniche, con divedi paefi e profpettive. II Decano Fran-cefeo e Claudio Berzighelli, nobili di quella città, dequali altrove cèconvenuto parlare, confervano di fuo pennello due belle tette con bullodi vaga e graziofa invenzione, una di mafehio e laltra di femmina; eben potea fperarfi, eh egli fufle per dare ogni dì maggior faggio di fuaabilità, fé unaltra, che forfè in lui fu maggi


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