Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . ssero da quella pratica, poiché il principedi Bozzolo protestò loro, che non più intendeva impac-ciarsi nelle intricate liti di suo cugino don Ferdinandoverso i propri soggetti, e che ormai ristucco davere con-tinue sollecitazioni, aveva seco medesimo deliberato din-vocare dallimperante, dispensazione pienissima dal fa-stidioso incarco. Costernato don Ruggeri nello scorgereattraversate le sue mire, e nullo appoggio essere più ri-posto nel principe di Bozzolo, fece restringere a consi-glio li più autorevoli della città, dai qua


Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . ssero da quella pratica, poiché il principedi Bozzolo protestò loro, che non più intendeva impac-ciarsi nelle intricate liti di suo cugino don Ferdinandoverso i propri soggetti, e che ormai ristucco davere con-tinue sollecitazioni, aveva seco medesimo deliberato din-vocare dallimperante, dispensazione pienissima dal fa-stidioso incarco. Costernato don Ruggeri nello scorgereattraversate le sue mire, e nullo appoggio essere più ri-posto nel principe di Bozzolo, fece restringere a consi-glio li più autorevoli della città, dai quali fu presa de-liberazione di mandare a Vienna il dottore Prendaglioper implorare pronta ed efficace provvidenza, rimostrandocome tuttora il principe da niun rispetto trattenuto, con-culcava ogni giusto diritto, esercitando regime dispotico,e come a condursi di tal maniera vie più rendevasi ani-moso, perchè da nessuno degli incaricati a moderare V in-solente suo impero, veniva represso ed impedito. Ó?Nel mentre tali cose si agitavano, acerrime inimici- ^. <?j zie insorsero ira li principi Cario, Grislerno e Francescofratelli di don Ferdinando. A costui aderiva il fratelloFrancesco, mentre Carlo e Cristerno seguivano e fomen-tavano il partito avverso al principe. Se per altro so-verchiante era il numero degli avversari a quel governo,eranvi pure non pochi che lo favorivano. Più fiale az-zuffaronsi li rispettivi partigiani, dando di piglio alle armi,e nei vari conflitti avvenuti, parecchi dambe le parti ri-masero vittime di morte. In mezzo a tali trambusti don Ruggeri intimoritosi,onde provvedere alla propria sicurezza rifugiossi a Man-tova. Colà seppe farsi benevolo il duca, e della sua pro-tezione poteva far capitale. Non si trattenne gran tempo,essendo ritornato a Castiglione, dopoché intese essergiunto colà ai 4 6 ottobre un colonnello, di cui non so ilparentado, mandatovi dal marchese Obizzi per trattarela riconciliazione dei principi fratelli, imponendo loro


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