. Storia dell'Italia antica. innicantati alla gloria dei Cesari, dai quali ebbe in ricom-penso un amaro esilio in barbara terra. Era nato, come dice egli stesso, ai 20 marzo del 711di antica e agiata famiglia equestre, tra gli antichi Pe-ligni nella fredda Sulmona , presso alla quale per tradi- () Tibullo, I.*10, H, 1. Coni. Virgilio, Ed. V, le, ili, 77, Georg, J,345, e Festo alle voci Opima spolia e Ambarvalis. Per maggiori parti-colarità sulla vita e sui versi di lui, vedi Spohn, De A. Tibùlli vita , Lipsiae 1819; Naudet, Vie de Tibnlle, ììeWa. Biographie Uni-versclle ; Oestling


. Storia dell'Italia antica. innicantati alla gloria dei Cesari, dai quali ebbe in ricom-penso un amaro esilio in barbara terra. Era nato, come dice egli stesso, ai 20 marzo del 711di antica e agiata famiglia equestre, tra gli antichi Pe-ligni nella fredda Sulmona , presso alla quale per tradi- () Tibullo, I.*10, H, 1. Coni. Virgilio, Ed. V, le, ili, 77, Georg, J,345, e Festo alle voci Opima spolia e Ambarvalis. Per maggiori parti-colarità sulla vita e sui versi di lui, vedi Spohn, De A. Tibùlli vita , Lipsiae 1819; Naudet, Vie de Tibnlle, ììeWa. Biographie Uni-versclle ; Oestling, De Albii Tibulli vita et canninibus quaestiones,Upsala 1860; Wisser, Quaestiones Tibullianac. Kiliae 1870. 1 Tri^t., IV, 10, 3, 13-11, IV, 81, Ex Ponto. IV, S, 17-18, IV, 11, 19, , 1, 1, II, 10, I, III, 15, 3, 5-G, 11-11. Gap. L] OVIDIO. 159 zione lunga e costante si chiamano Villa dOvidio i ru-deri di un edifìcio romano dove il volgo crede sianonascosti grossi tesori, che Ovidio stesso con suoi incan-. Ruderi dullantico edilicio detto ^illa dOvidio presso a Sulmona {Da Fologra/ìa). tesimi fa custodire da serpenti, da lupi, da orsi, da leoni,e da tigri (). A Roma fu istruito dai più lodati maestri. (a^ Vedi la Gazzetta di Sulmona dei 18 luglio 1874 ove il Prof. An--toaio De Nino descrive questo edifizio situato presso leremo di S. Onofrio,primo abituro di colui che fece per viltacle il gran rifiuto^ e accennale strane opinioni volgari intorno ai tesori nascosti. Le fonti principali della vita dOvidio sono i versi in cui egli parladel suo luogo natale nel paese degli acquosi Peligni, dei suoi gusti, dei•suoi amici, e dèlie sue tristi avventure. Tra gli antichi che ne ricorda-rono gli studi, lingegno, le disgrazie e i costumi, vedi Seneca, , Ili, 27, e Seneca retore, Controv., II, 10, V, 33, e Eo:cerpt., IX, 160 OVIDIO. [Lio. VII. ed ebbe confortatore agli studi Valerio Messala, lamicodi Tibullo. 11 padre voleva farlo avvocato; ma la vinse l


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