L'Arcadia . eunOde ; il 29 marzo un capitolo in terza rima ; il 9 marzoun altro capitolo in terza rima ; il 17 giugno due sonetti ;il 2 marzo del 1794 un ode pel collocamento del ritrattodella Bandettini; il 5 giugno unOde, il 3 marzo f 796 deisonetti ; il 25 marzo un altro sonetto ; il 5 maggio, peigiuochi olimpici, un poemetto in ottava rima in lode dellapoesia ; il 9 giugno un sonetto. E quella fu lultima tornataalla quale egli prese parte. Per quindici anni di sua residenza a Roma, il Monti nonmancò alle sedute arcadiche, ne vi si mantenne silenzioso,E così non si fa, in unAccademia che si
L'Arcadia . eunOde ; il 29 marzo un capitolo in terza rima ; il 9 marzoun altro capitolo in terza rima ; il 17 giugno due sonetti ;il 2 marzo del 1794 un ode pel collocamento del ritrattodella Bandettini; il 5 giugno unOde, il 3 marzo f 796 deisonetti ; il 25 marzo un altro sonetto ; il 5 maggio, peigiuochi olimpici, un poemetto in ottava rima in lode dellapoesia ; il 9 giugno un sonetto. E quella fu lultima tornataalla quale egli prese parte. Per quindici anni di sua residenza a Roma, il Monti nonmancò alle sedute arcadiche, ne vi si mantenne silenzioso,E così non si fa, in unAccademia che si dispregia. Così non pensa il prof. Pipitone Federico che, in un suostudio sul Settecento, pubblicato or son parecchi anni sullaQazzeita darte di Palermo, afferma che il Monti fu « nimicis-simo » dellArcadia non a parole ma a fatti (?). E questo comecorollario alle solite frasi poco gentili contro lAccademiae agli elogi al Baretti, che « la sferzò con la sua « Frusta »ecc. ecc. E. PoRTAL— BARETTI E LA « FRUSTA LETTERARIA ^^ONO note le contumelie del Baretti contro lArcadia. For-^^ mano materia precipua di quella Frusta letteraria, chegli,con lo pseudonimo di Jlristarco Scannabue, pubblicò ap-punto in odio a quellinstituzione, esagerando nella sua cri-tica come qualcuno esagerò nella sua lode. Nel primo nu-mero del suo giornale, facendo, come si direbbe oggi, larecensione delle Memorie storiche delladunanza degli Jlr-cadi, utile libro che il Morei scrisse come istoriografo del-lAccademia, dà troppo addosso a tutti e a tutto. Che pa-recchi tra i fondatori di Arcadia non fossero grandi poetiabbiamo già osservato : ma davvero può negarsi che il Cre-scimbem, lo Zappi, il Gravina non ebbero fama, grande emeritata, il secondo specie come poeta, come eruditi glialtri due ? Ed era poi assolutamente necessario ad Aristarco metterein ridicolo le leggi dArcadia ? Che ogni instituzione abbia - 87 - leggi è ovvio : che 1 Arcadia, ispirata ai ricordi classici,le ab
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