Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . D E E NOTIZIE DE PROFESSORI DEL DISEGNO DA CIMABUE IN QUA DECENNALE IV DELLA PARTE L DEL SECOLO V. DAL JMDCXXX. AL MDCXXXX. DON ANGIOL MARIA COLOiMBONI DA GUBBIO MINIATORE JMonaco Ulive favo. U il natale di quello artefice V anno 1608. il padre fuofu FlamminioColomboni cittadino di Gubbio. Vefttfin da giovanetto labito della Congregaz


Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . D E E NOTIZIE DE PROFESSORI DEL DISEGNO DA CIMABUE IN QUA DECENNALE IV DELLA PARTE L DEL SECOLO V. DAL JMDCXXX. AL MDCXXXX. DON ANGIOL MARIA COLOiMBONI DA GUBBIO MINIATORE JMonaco Ulive favo. U il natale di quello artefice V anno 1608. il padre fuofu FlamminioColomboni cittadino di Gubbio. Vefttfin da giovanetto labito della Congregazione Olive-tana: ed in quella fi moftrò fin dal bel principio ap-prezzabile , non meno pe buoni coftumi , che per1 le inclinazioni alle lettere e ad altre fucoltadi, nellequali col tempo riufcì di non ordinaria eccellenza,e particolarmente nelle matematiche. Stampò in Bo*logna lanno 1669. un libro intitolato Trofica Gnomo-nica, ovvero Tavole, colle quali ciafcuno agevolmente può far da [e gli orologida Sole : e un altro flmil volume ha lafciatò in penna. Ma non meno fi èegli fegnalato, per labilità avuta in difegni e ricami,e per trarre dal na-turale ogni forca di fiori, facendo da fé medeiimo le tinte di fughi derbe. V Fu. 3o6 \6^o*ali640. Fu eccellente in lavorar di minio,e ritrarre al vivo ogni qualità di uccellai,i quali lavorava con tantarte, che era cofaftraordinaria, poiché oltre allapostura, il gefto e la naturalezza, fi difeerneva in loro la più minuta pitti-ma delle penne, col variar dellombre, mezzetinte e lumi; onde è famai,che il celebre pittoreGio. FrancefcoBarbieri, detto il Quercino da Cen-to, fette folito di chiamare quefto Padre in fimil profeflione, il Raffaelllode nottri tempi ; e Francefco Allegrini pittore di Gubbio lo paragonavaa Giovanni da Udine, che in ritrarre al naturale gli uccelli fu fingoiariiUì-jno. In due libri di quelli animali, che egli ha lafciato di fua mano, (ìvede ad ogni carta figurato con


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