. Dialoghi di d. Antonio Agostini arcivescovo de Tarracona; sopra le medaglie, iscrizioni, e altre antichita: . eÌL VI R. ili. cioè,Duum-uir ter, che vuol dire,che egli fu tre volte del magiftrato deDuumuiri, che era come ilConfolatoin Roma , comelìèdetto vnaltra volta, e s intende di Bar-cellona, percioche fé folle fiato di altro luogo, egli lhaurebbe detto. B. Ma per qual cagione hora fi chiamano Configlieri ? non farebbe egli meglioche fi chiamaflero Duumuiri. 9^11° è A. Cotefto fi haurebbe da fcriuere in vnaltro libro verde : & hora fanno bene àche ài prel fe<mitare i loro coft


. Dialoghi di d. Antonio Agostini arcivescovo de Tarracona; sopra le medaglie, iscrizioni, e altre antichita: . eÌL VI R. ili. cioè,Duum-uir ter, che vuol dire,che egli fu tre volte del magiftrato deDuumuiri, che era come ilConfolatoin Roma , comelìèdetto vnaltra volta, e s intende di Bar-cellona, percioche fé folle fiato di altro luogo, egli lhaurebbe detto. B. Ma per qual cagione hora fi chiamano Configlieri ? non farebbe egli meglioche fi chiamaflero Duumuiri. 9^11° è A. Cotefto fi haurebbe da fcriuere in vnaltro libro verde : & hora fanno bene àche ài prel fe<mitare i loro coftumi. Preflò aMagiftrati mette il Sacerdotio di Flamine, chelente è in ROMAE. DIVORVM ET J/GVS «e fi:?cri B. Hebbe egli cotello Sacerdotio in Roma fa uonole co j\. Non credoio, ma in Ilpagna, e la parola Romae,noii vuol dire in Roma, mache°acca- di di quello parere mifa eflere vn Tempio,che fi troua in alcune me-daglie NONO *V? daglie di Auguflo,e di Tiberio Cefare,con quefte parole,ROMAE ET A effendoui Tempio, non è gran cofa, che vi fia ancora J5. Di modo che la parola ET vi è pofpofta,douendo dire Romae, &Diuorutx^> Augufiorum^j ìA- Io non lo credo altrimenti, ma fono di parere,che più torlo fi parli di tre per- fone diuerfe, cioèj del Genio di Roma, e degli Imperadori morti, Cotefto Flàmine mi pare, che non fi troui fra quelli, che racconta Marco Varrone. A. Non èmarauiglia, perciocheegli racconta quelli, che erano in Roma al Tuotempo,e quefto non folo non fu in Roma, ma ne ancora al fuo tempo. Echofoflero Flamini fuori di Roma , fi vede nella Oratione/ro Milo»e,àoxLt Cicero*ne dice, adTlamì Lanuwj. Adunque non farà gran cofa di famivedere chevifoffero de gli altri Flamini in Tarracona,& in Barcellona: FLA-MEN PROVINCIAE .HISPANIAE CITERIORIS . FLAMEN COLO-NIAE TARRACONENSIS,&aItri,ET FLAMEN AVGVSTALlS,fitro-va in molte Infcrittioni di Roma:e fuori di Roma. E Cicerone nelle Filippichefi


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