. Varii, e veri ritratti della morte : disegnati in immagini, ed espressi in essempij al peccatore duro di cuore . e fenzafperanzadipace, di requie, diperdono,di fine alle fue pene. E voi,che mirate que-llo ritratto, e che leggete quefto eflempio, fentito,jcome il venerabileBeda dopò dauerlo quoconftat>quiàficut BeatusTapa Gre| gorius de quibufdam fcribit,non prò (e ifla, cui non pròfuerejedpro alijs viderir,quieius interitum cognofcen-tes differre tempus p£nitenti<£ydum vacat, timerent, néimprouijo morti s articulo fr attenti impanitentes peri,[rent. Non fi rappref


. Varii, e veri ritratti della morte : disegnati in immagini, ed espressi in essempij al peccatore duro di cuore . e fenzafperanzadipace, di requie, diperdono,di fine alle fue pene. E voi,che mirate que-llo ritratto, e che leggete quefto eflempio, fentito,jcome il venerabileBeda dopò dauerlo quoconftat>quiàficut BeatusTapa Gre| gorius de quibufdam fcribit,non prò (e ifla, cui non pròfuerejedpro alijs viderir,quieius interitum cognofcen-tes differre tempus p£nitenti<£ydum vacat, timerent, néimprouijo morti s articulo fr attenti impanitentes peri,[rent. Non fi rapprefenrarono cotefte vifioni terribili almifero,e miserabile foldato per efso,che ad efso nongiouarono nulla, ma ben sì per glaltri, chelerifa-pefsero, acciò conofcendo lenorme inganno di chiva fino aUeftremo differendo la penitenza,mentre ètempo fi penitentiafsero contriti, acciò fouragiuntidal repentino articolo della Morte,non perifsero im-penitenti^ penitenti fi ,ma della penitenza difperatadi Giuda, che fi compì con vn laccio perpafsarodalla forca di qui su, al patibolo eterno di là giù. s<*. tinnii: jludut t^Xl&ns. Jcuob . e . i . 1» >t|i li « « in DELLA MORTE. 57 NE fi credefse già talvno, che la Morte temefseil Marc irato,o che inoltrare non fi potefse nel-lOceano ,non nemicadel mare congiura contro la vita ella svnifce, combattendo contro le Tel uè no-tanti, e le città mobìli, e le afsaglie con vn efsercitodi procelle chiamando le nubi al fuo foldo, e le rom-pere le fracafsa, e fé le fepellifce nel feno . E fé benedella gran potenza in mare di quefta nemica inefo-rabile del genere vmano,io potrei produrre molti,&autentici efsempij,e dalla profana, e dalla Ecclefia-ftica iftoria fedelmente cauati,nulladimeno vn cafolagrimeuole di frefcp auuenuto bafterami accenna-re con le parole iftefse, con le quali ne lafciò memo-ria apofteri lautore del Mondo fotterraneo, ( Mundi fubterranei p-i


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