. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . Seguitando aduncjtie il mio fropojltù , rne par-fi di metter ijui vra nuoua tn:frefa, che nonxonuerrehhe male al Re DelUno, £hieF^o farebbe vnDelfm iBejf)yfofra l^ fialle del quale ripoferebbcn/n globo detta iena firmato da vno k^nello conun Dumi ante (antica impreca dalla e afa de Medici)€ da vna Luna (imprefa dijuo Padre) del meT^odella quale vfcirebbonc di Palma perlavittor


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . Seguitando aduncjtie il mio fropojltù , rne par-fi di metter ijui vra nuoua tn:frefa, che nonxonuerrehhe male al Re DelUno, £hieF^o farebbe vnDelfm iBejf)yfofra l^ fialle del quale ripoferebbcn/n globo detta iena firmato da vno k^nello conun Dumi ante (antica impreca dalla e afa de Medici)€ da vna Luna (imprefa dijuo Padre) del meT^odella quale vfcirebbonc di Palma perlavittoriaye Valtro d* Vii uo per la pace auenire , conquejle parole fuori della bocca del Delfino, paca- TVM IPSF. REGAM AVITIS VIRTVTI- Bvs oRBEM, moUrando così la fua origine dipadre e di madre ^ abbracciando limprefe dcll*vno e de S. CAB. STMEONL 777 e de laltra ,Jìgmficando pel Diamante laftta virtkeforz^a ineJpngnabiU nel Mondo y figurato felglobo^nel modo che lo dipinfero gliantichi Romani nelle loro meddiUe, PER LA REINA DI Bd poi eh* io fono entrato nelle lodi e meriti delleperfine, fé iodeltherap di fare vnimpreft per URemaChriflianifima di Trancia , certo che non po-trei trottare la più bella dr a tanta Maejla contiene-mie y che la dipintura dvna fella nel mezzo dvnSerpente coronato y che fi morde [fé la coda, con quefìeparole ,fato prvdhntia maior. figni-candoyche quantunque le felle batte fino nel primi- M 17^ LIE IMPRESE DEL fio eletta quejla Pre^dpejfa per ejfere Figliuola dicof^gran padre e madre illufiri, come furono il Du-ca dVrhino & CMadama da dvnfi gran Pontefce ,qud fu Clemente vi i. & inuìttotòyCOmeì K^rrigo i i,jte di Fra?iciaye madre di tanti begli e reali figliuoliytutta volta lafua prudenza accopagnatada vna in-comparabilemodejTuiyda vna efiremapatienXa ^davna inuittahoneflaysì cofihen gouernatct col tempo,che fua MaeUa ì hoggt amata, pregiata e riueritìtph che altra Reina foffe mai in Trancia^ Pe


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