. Atti della Accademia gioenia di scienze naturali in Catania. Natural history. L' Eruzione etnea del 1910 19 Il 12 alla prima frattura se ne aggiungeva una seconda, cosicché la pendice del Ca-. Fig. 13. Frattura nel F^iann del (Fot. Dt; Flukt). stellazzo presentava l'esempio di una tipica faglia a scalinate; in miniatura, dacché il ri- getto verticale totale oltrepassava di poco i 5 metri. IL MATERIALE ERUTTIVO. Dalle bocche esplosive od effusive sono usciti materiali svariati, gaz e vapori; ceneri e sabbie; lapilli, scorie e bombe e finalmente lave. Passeremo rapidamente in rassegna


. Atti della Accademia gioenia di scienze naturali in Catania. Natural history. L' Eruzione etnea del 1910 19 Il 12 alla prima frattura se ne aggiungeva una seconda, cosicché la pendice del Ca-. Fig. 13. Frattura nel F^iann del (Fot. Dt; Flukt). stellazzo presentava l'esempio di una tipica faglia a scalinate; in miniatura, dacché il ri- getto verticale totale oltrepassava di poco i 5 metri. IL MATERIALE ERUTTIVO. Dalle bocche esplosive od effusive sono usciti materiali svariati, gaz e vapori; ceneri e sabbie; lapilli, scorie e bombe e finalmente lave. Passeremo rapidamente in rassegna questo materiale. Gaz. â Come ho già fatto notai'e, caratteristica di questa eruzione è stata la quasi assoluta mancanza, sull'inizio, di vapor d'acqua. Questa constatazione di fatto ha certa- mente importanza per lo studio delle teorie varie sul vulcanismo, ed è tanto più notevole in quanto la eruzione abortita del 1908 diede una quantità grandissima di vapor d' acqua. Il senso di asciuttore, di arsione che davano i gaz emessi dalle bocche e dalle lave durò per vari giorni: era ancora molto sensibile il 5 aprile presso le bocche inferiori. In- vece le superiori emettevano allora abbondante vapore acqueo. Successivamente il vapor d'acqua andò crescendo, e nel maggio non si aveva quasi altra emissione se non di esso. Anzi talune delle bocche del I e li gruppo emettevano dei vapori a bassa temperatura e del tutto o quasi del tutto neutri. Tra i gaz emessi predominavano l'anidride solforosa e l'acido cloridrico, entrambi be- nissimo riconoscibili anche ai loro cai'attei'i organolettici. Di questi l'acido cloridiico predo- minava presso la lava, mentre ai crateri pi'edominante era 1' anidride solfoi'osa. Si osservarono anche, specialmente sull'ultimo, presso al ciatere principale, dei densi fumi rutilanti simili all' ipoazotide, e com'essa eminentemente irritanti. Per quanto l'odoiato fosse ormai reso ottuso dal lungo respirai'e quei vari gaz asfissianti, pur


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