. Dialoghi di don Antonio Agostini archivescovo di Taracona, intorno alle medaglie, inscrittioni, & altre antichità . hecofaè ilLaberinto? A. Vna prigione maluagia fenza vfcita,nella quale fletterò il toro, Dedalo,& Tefeo. Poinevfcirono per indultria di Dedalo, àcui nauigando permare,cadde della naue il figliuolo Icaro, che flaua giocando con certe fi-gure di cera,che faceua Dedalo. B. Truoua segli in medaglie alcune la figura del Laberinto >. A. Io né ho vna Greca alquanto confumata, nella quale fi vede:& credoche fia del Re Antioco Epifane,perciochevè iljnome EnI$ANOY2 chia-ro : laltro no


. Dialoghi di don Antonio Agostini archivescovo di Taracona, intorno alle medaglie, inscrittioni, & altre antichità . hecofaè ilLaberinto? A. Vna prigione maluagia fenza vfcita,nella quale fletterò il toro, Dedalo,& Tefeo. Poinevfcirono per indultria di Dedalo, àcui nauigando permare,cadde della naue il figliuolo Icaro, che flaua giocando con certe fi-gure di cera,che faceua Dedalo. B. Truoua segli in medaglie alcune la figura del Laberinto >. A. Io né ho vna Greca alquanto confumata, nella quale fi vede:& credoche fia del Re Antioco Epifane,perciochevè iljnome EnI$ANOY2 chia-ro : laltro nome non fi può leggere,ma fi fa che era cognome del Re Antio-co di Siria,& ho vna medaglia,doue fono ambe due le parole ANTIOXO YEnI$AN0Y2 BAsiAEflS. Et vi è in efla da vna banda vnatelta divnRècon la fua fafeia, ò diadema su la fronte, & dallaltra vn huomo ignudo, ilquale ha nella man dritta il Sole,& fopra la tefta la Luna,& nellaltra manoha vno fcettro:& la detta medaglia è dargento di pefo di quattro dramme. Hor eccoui le medaglie, acciò le vediate. X B. Chi 1Ó2 DIALOGO. B. Chi può effcrc quefto huomo ignudo ? A. Non ve lo faprei dire di certo,ma credo bene chefia lo fteflo Re?che perilfuo cognome vuol dire molto chiaro, òilluftre,& per quefto ha il Sole,&la Luna, che fono le più chiare & rifplendenti cofe di quefto mondo. B. Perche ha egli la Luna in tefta,& è cofi ignudo? A. Cofa chiara è, che la Luna fa grandi effetti nel ceruellodcgli ftare ignudo dimoftra il fuo candore, ò fplendore, che i veftiti occupe-rebbono: & così fi chiamano diafane le cofe che tra lucono, come il cri-ftallo,& il vetro, & lacqua, & così è la Luna, che riceue il lume dal Sole,&per quefto ancora fi può mettere tornando à quel che diceua-mo, del modo che ho detto con che vfcì Dedalo>& arriuò con altra gente àCalcide, & poi con certi Calcidefi habitòCumainItaIia,& col tempo ha-bitarono molti altri luoghi di quelle bande, come racconta Velleio Pater


Size: 1924px × 1298px
Photo credit: © Reading Room 2020 / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bookauthoragustnantonio15171586, bookiddialoghidid, bookyear1625