. Storia dell'Italia antica. i. lu niimaltro luogo del Reno rimasero tanti oggetti di arte romana, come gioielli,cammei, figurine di bronzo, vasi cinerarii, frammenti di armi, ecc., elioora adornano il museo della moderna città. Si trovano anche avanzi dellavia militare che congiungeva Vetera a Colonia Agrippina. Più tardi lapiccola città di Xanten sorta sulle rovine di Vetera andò famosa mApoema dei Niebelungen pel palazzo di Sigismundo e di Siegelinda, geni-tori di Siegefrido, eroe principale di questepopea. Vedi De Ring, É/a-hlissements romains du Rhin et du Damile, voi. II, pag. 6-14. 1 Ta
. Storia dell'Italia antica. i. lu niimaltro luogo del Reno rimasero tanti oggetti di arte romana, come gioielli,cammei, figurine di bronzo, vasi cinerarii, frammenti di armi, ecc., elioora adornano il museo della moderna città. Si trovano anche avanzi dellavia militare che congiungeva Vetera a Colonia Agrippina. Più tardi lapiccola città di Xanten sorta sulle rovine di Vetera andò famosa mApoema dei Niebelungen pel palazzo di Sigismundo e di Siegelinda, geni-tori di Siegefrido, eroe principale di questepopea. Vedi De Ring, É/a-hlissements romains du Rhin et du Damile, voi. II, pag. 6-14. 1 Tacito, Ilist., IV, 12, 37, j1-7J, V, 11-2G. Gap. III.] MUOIANO E DOMIZIANO. 479 viri prima di giungere alle Alpi, non procederono piùoltre di Lione; e Mudano colse da questa notizia il de-stro per impedire al giovane principe di accostarsi al-lesercito. Gli disse non essere della sua dignità andare,finita la guerra grossa, a imprese, cui bastavano minoriduci. E Domiziano, accortosi dellarte, fece sembiante di -yr^^fP^^. 11 giovane Domiziano {leon. pi. Zi). non intenderla, ma è fama che da Lione tentasse Cerialeper averne lesercito in sua mano, né si sa, se per farguerra al padre o al fratello. Ad ogni modo Ceriale loeluse destramente, come fanciullo bramoso di cose vane,e il principe tornò a Roma senza aver fatto né bene, né 480 MIRACOLI E PROVVEDIMENTI DI VESPASIANO. [Lib. VII. male, quantunque ladulatore Giuseppe Flavio scriva chesi ricoprì di gloria per geste superiori ai suoi anni, eattribuisca a lui tutto lonore della vittoria sui barbari *. La guerra finita in Occidente continuò ancora qualchetempo in Oriente. Vespasiano governava dall Egitto ognifaccenda. Mandò armi a ricacciare oltre il Danubio iSarmati, che passati nella Mesia, e ucciso il presidio ro-mano, mettevano le contrade a ferro e a fuoco. In Egittogli venne unambasciata dal re dei Parti coliofferta di40 mila cavalli di aiuto, che egli rifiutò. Di là spedivasuoi ordini in ogni parte, inten
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