. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . Non fu men bella di quella di Lodouico » Vim- % K,.^^f^^. U^ frcjx D I C^[. Glorio. 2p prefà y che porto il facceffore e genero fuo Trancefcoprimo y ilquale come portauaU giouemle etajuaymuto la fere/^a dellimprefe di guerra nella dol-ce z-za e giocondità amorofa j e per fignifcare > cheardcuaperlcpapont d amore yC tanto gli piiueuano,che ardiua di dire y chejinutrìua m ejp^portaua laS


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . Non fu men bella di quella di Lodouico » Vim- % K,.^^f^^. U^ frcjx D I C^[. Glorio. 2p prefà y che porto il facceffore e genero fuo Trancefcoprimo y ilquale come portauaU giouemle etajuaymuto la fere/^a dellimprefe di guerra nella dol-ce z-za e giocondità amorofa j e per fignifcare > cheardcuaperlcpapont d amore yC tanto gli piiueuano,che ardiua di dire y chejinutrìua m ejp^portaua laSalamandra y che jlandò nelle pxmmeynon fi con^fumayCol motto Italiano, v t r i s e oETESTiNGv propria {fuolìtà dì quelloanimale,/pargere dal corpo fuo freddo humorefoprale hragteyonde auienCy chegli non teme la forza delfuoco^mapiu tofio quel generofo y é* humampmo Rè non fu maifenz amore y effendofimcBrato ardetipmo cono fa-tore dhuomim vtrtuofiyC danimo indomito contrala fortuna ycome la Salamandra in ogni cafi de fuccefii di guerra. E quelia f nue ntionefufabricaia dal fuo nohilifimo ingegno. Non 39 LE IMPRESE. Tion cedeìn alcuna forte allafudetu,quclUychediprefenteforta il Figlimifuccejforfm, il magna-nimo RkHerricoM quale continua di fonare ìim-f re fa,eh e già fece quando era Delfino yche è la Lunaere [cente col hrauo motto fieno digrauefentimetOy DONEC TOTVMIMPLEAT ORBEM. volendo dinotare, cheglifìnchenon arriuaua al-lheredit a del Regno,non foteua mofhare ilfuo in-tero valor e,fi come la Luna non f uà comfitamenterijplendere ,fe frima non arriua alla fuaferfettagrande%z>a,e di quefiofuo gè nero fi f efiero n ha giàdato chiarifimo faggio con la recuferatione di Bo-logna y é^ altre molte imfrefe yComogn vn sa inItalia. Per V I (j\f. Giono, IS


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